venerdì, Novembre 14, 2025
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La premier che dorme solo due ore fa infuriare i giapponesi

AGI – Le parole del primo ministro giapponese Sanae Takaichi, che ha dichiarato di “sopravvivere dormendo solo due o quattro ore a notte”, hanno riacceso nel Paese il dibattito sull’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata, uno dei temi più sensibili per la società giapponese.

Le affermazioni della premier, pronunciate in Parlamento mentre mostrava le borse sotto gli occhi, hanno destato preoccupazione tra i lavoratori e sui social, dove molti temono che il nuovo governo non farà abbastanza per contrastare la cultura delle “lunghe ore” e per migliorare le condizioni dei lavoratori.

L’esempio della Thacher

Takaichi, prima donna a guidare il Giappone, si è paragonata alla sua eroina politica Margaret Thatcher e ha ammesso di dormire pochissimo, “quattro ore al massimo”, dopo essere stata criticata per aver convocato una riunione con i suoi collaboratori alle tre del mattino. Il Paese, da anni alle prese con un’elevata incidenza di karoshi (la morte per superlavoro) e con un tasso di natalità in calo, guarda con crescente apprensione a una leadership che ha promesso di “lavorare, lavorare, lavorare”, mentre si discute un possibile aumento del limite massimo di straordinari.

Le promesse e lo scetticismo pubblico

La premier ha assicurato che ogni modifica alle condizioni di lavoro terrà conto della salute dei dipendenti e ha auspicato una società in cui “le persone possano bilanciare le responsabilità familiari con il lavoro e il tempo libero“. Ma le sue dichiarazioni non sembrano aver rassicurato un’opinione pubblica stanca di un modello produttivo che continua a premiare la dedizione estrema.

Secondo un recente studio, i giapponesi dormono in media sette ore e un minuto a notte, quasi quaranta minuti in meno rispetto alla media internazionale.

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