AGI – L’aria negli aerei e negli ospedali è molto più pulita di quanto si possa pensare: i microbi presenti in questi ambienti confinati e ad alto traffico sono prevalentemente innocui e tipicamente associati alla pelle umana. Lo rivela uno studio condotto dalla Northwestern University, riportato su Microbiome.
Questo è il primo studio a utilizzare in modo innovativo le mascherine facciali indossate come strumento di campionamento passivo ed economico per monitorare l’aria interna. I ricercatori hanno chiesto a volontari di indossare mascherine su voli nazionali e internazionali e a operatori sanitari di indossarle durante i turni in ospedale.
Metodologia e risultati iniziali
Successivamente, il DNA è stato estratto dalla parte esterna delle mascherine, e da un filtro HEPA di un aereo, per identificare i microbi intrappolati. In tutti i campioni, sono state rilevate 407 specie microbiche distinte, dominate da batteri cutanei comuni e microbi associati agli ambienti interni. Sebbene siano stati rilevati alcuni microbi potenzialmente patogeni, questi erano presenti in abbondanza estremamente ridotta e non mostravano segni di infezione attiva.
Somiglianza microbica e fonte principale
Il dato più significativo è che la composizione microbica degli ospedali e degli aerei era molto simile. La forte somiglianza suggerisce che la fonte principale dei microbi presenti nell’aria in entrambi i contesti sono le persone stesse, in particolare la loro pelle, piuttosto che l’ambiente specifico o le malattie trasmissibili per via aerea. Nonostante le preoccupazioni sulla trasmissione aerea, soprattutto negli aerei con un elevato ricambio d’aria filtrata, tramite filtri HEPA, i risultati indicano che l’aria è dominata da microbi innocui.
Resistenza agli antibiotici e vie di trasmissione
La squadra di ricerca ha identificato una manciata di geni di resistenza agli antibiotici, che, pur non indicando la presenza di microbi pericolosi nell’aria, evidenziano la diffusa prevalenza della resistenza agli antibiotici. I ricercatori sottolineano che, sebbene l’aria possa essere più pulita del previsto, la diffusione aerea è solo una delle vie di trasmissione. Per molte malattie comuni, il contatto diretto o l’interazione con superfici toccate frequentemente rimangono vie molto più importanti, rafforzando l’importanza dell’igiene delle mani.
Il potenziale delle mascherine
Questo studio dimostra anche il potenziale delle mascherine come strumento non invasivo ed economico per il monitoraggio microbico di ambienti confinati.



