AGI – Uno yacht di 56 metri abbattuto da una “violenta burrasca”. Secondo quanto ricostruito dalla Guardia costiera, questa mattina intorno alle 5, “a seguito di una violenta burrasca”, è affondata a largo di Porticello la barca a vela di 56 metri, “denominata Bayesian e battente bandiera Uk”.
I primi naufraghi, recuperati dapprima da una imbarcazione presente nelle immediate vicinanze, sono poi stati portati a terra da 4 mezzi navali della Guardia costiera, prontamente intervenuti sul luogo del naufragio da Porticello, Termini Imerese e Palermo.
Dalle prime informazioni ricevute dall’equipaggio dello yacht, a bordo dello stesso risultavano essere presenti 22 persone (10 membri di equipaggio e 12 passeggeri). Quindici le persone tratte in salvo e inizialmente 7 dispersi (un membro di equipaggio e 6 passeggeri), di nazionalità britannica, americana e canadese, scesi a 6 dopo il successivo recupero del corpo di un uomo adagiato sul fondale presso lo scafo. Tra le persone recuperate, 8 sono state poi trasportate nei locali ospedali; tra loro una bimba di circa un anno, non ritenuta in pericolo di vita, e condotta con la madre all’Ospedale dei Bambini di Palermo; il padre è stato portato in un altro ospedale cittadino.
In zona sono in corso le ricerche con 4 mezzi navali della Guardia costiera, un elicottero Nemo – Guardia costiera partito da Catania e una squadra sommozzatori dei vigili del fuoco, tutti sotto il coordinamento della Guardia costiera di Palermo. L’imbarcazione risulta affondata su un fondale di circa 50 metri.
“Dall’alba sommozzatori dei vigili del fuoco impegnati nelle ricerche”, afferma il Comando dei pompieri, che ha dispiegato una squadra di “sommozzatori speleo”. In zona anche un elicottero. A bordo dello Yacht di 56 metri di lunghezza e 11 di larghezza massima, costruito nel 2008, con ultima ‘toccata’ a Milazzo prima di fare rotta sulle coste del Palermitano, c’erano soprattutto britannici, ma anche un irlandese, un cingalese, uno neozelandese e due con cittadinanza britannica e francese.
“I sommozzatori dei vigili del fuoco si sono immersi per raggiungere lo scafo, che pare sia a 49 metri di profondità a circa mezzo miglio dalla costa. – continua la nota – Il Sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, è stato contattato dalla sala operativa della Protezione Civile regionale e si attivato per capire come collaborare all’assistenza, ha allertato le associazioni di protezione civile, la Croce rossa già operative, informato il COC centro operativo comunale. L’Amministrazione Comunale di Bagheria segue con la massima attenzione l’evolversi della situazione e fornirà ulteriori aggiornamenti ove possibile”.
La procura di Termini Imerese coordina l’inchiesta
Avviata, sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria di Termini Imerese, l’inchiesta per accertare l’esatta dinamica del naufragio. Erano 22 le persone a bordo, quasi tutte britanniche: quindici le persone tratte in salvo, 7 i dispersi (un membro dell’equipaggio e sei passeggeri), uno dei quali è stato individuato; sono cosi’ sei i adesso dispersi che si troverebbe nello scafo affondato a circa 50 metri di profondità.
Yacht affondato, albero alluminio più alto al mondo
Consegnato dal cantiere navale Perini Navi nel 2008, il pluripremiato sloop Bayesian, battente bandiera UK, lungo 56 metri e largo 11, spiega il costruttore “unisce l’esperienza di Perini Navi e dell’interior designer Remi Tessier”.
Vanta in particolare l’albero in alluminio più alto del mondo, che misura ben 75 metri. Bayesian ospita fino a 12 ospiti in 6 cabine, composte da una lussuosa suite padronale, tre cabine doppie e due cabine doppie; spazio anche fino a 10 membri dell’equipaggio. Una ricca selezione di giochi d’acqua per tutta la famiglia con due Jet-ski a 3 posti, quattro Seabob e attrezzature per immersioni subacquee all’avanguardia. Bayesian è costruito con uno scafo e una sovrastruttura in alluminio, con ponti in teak. Alimentato da due motori diesel Mtu (8V 2000 M72) a 8 cilindri da 965 CV a 210 giri/min, naviga comodamente a 12 nodi, raggiunge una velocità massima di 15 nodi con un’autonomia fino a 3.600 miglia nautiche dai suoi serbatoi di carburante da 57 mila litri.
La piccola Sofia sta bene
“La bimba sta bene e la mamma ha solo escoriazioni e una ferita che ha avuto bisogno di essere suturata”. Lo ha detto Domenico Cipolla, direttore di Medicina e chirurgia d’accettazione e di urgenza pediatrica dell’ospedale “Di Cristina” di Palermo, che ha accolto la piccola Sofia, di un anno, e la mamma, sopravvissute all’affondamento dello yacht, battente bandiera britannica, con 22 persone a bordo.
La donna ha raccontato, dice il medico a RaiNews24, “che a un certo punto mentre dormiva, c’è stato un ribaltamento del natante e si sono trovati in acqua, diversi sono riusciti a salire sulla scialuppa, altri non ce l’hanno fatta. Lei, ha raccontato, ha tenuto stretta sua figlia e a impedire che affondasse tenendo alzate le braccia”.