venerdì, Novembre 14, 2025
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Mondiali 2026, l’Italia batte la Moldavia 2-0 e va ai play-off

AGI – L’Italia passa nel finale, imponendosi 2-0 sulla Moldavia grazie alle reti di Gianluca Mancini e Pio Esposito. Quinta vittoria consecutiva per Gennaro Gattuso, ma il successo della Norvegia, prossimo avversario nell’ultima giornata alle qualificazioni ai Mondiali 2026, condanna aritmeticamente la Nazionale azzurra ai playoff che si svolgeranno il 26 (semifinali) e il 31 marzo (finali).

Il verdetto quasi definitivo arrivato dalla sfida tra Norvegia ed Estonia non ha influito sull’approccio, la squadra di Gattuso ha premuto subito sull’acceleratore: l’Italia è scesa in campo un 4-2-4 offensivo, con Raspadori e Scamacca scortati in attacco da Orsolini e Zaccagni. In mediana Cristante, con la fascia da capitano sul braccio, e Tonali. Al 6′ è stato lo stesso Raspadori ad avere la prima occasione, al 12′ ancora Cristante, di tacco, ha impensierito Cojuhar. Il portiere moldavo ha salvato il risultato in altre due occasioni, Mancini subito dopo ha avuto l’opportunità più nitida del primo tempo calciando sopra la traversa nonostante l’ottima posizione. I padroni di casa hanno sfruttato le ripartenze, alla mezz’ora Postolachi ha sfiorato il vantaggio, ma il piatto sinistro è finito fuori dallo specchio della porta di Vicario.

 

 

La ripresa e il forcing vincente

Di nuovo Cristante, a pochi minuti dal termine del primo tempo, ha tentato una conclusione dalla distanza uscita per pochi centimetri. Qualche minuto più tardi il centrocampista della Roma è stato imitato da Orsolini, ma il risultato non è cambiato. Nella ripresa è andato in scena lo stesso copione, la prima occasione è stata quella di Cambiaso, il tiro del laterale della Juventus è stato però respinto da Revenco. Il ct Gattuso, dal 20′ della ripresa, ha sostituito i due attaccanti, ma nonostante l’ingresso di Retegui ed Esposito l’Italia ha faticato a trovare il gol. Il forcing finale da parte degli azzurri ha dato i suoi frutti a tre minuti dal 90esimo: cross di Dimarco dalla sinistra, in tuffo Mancini ha superato Cojuhar. In pieno recupero è arrivata la rete di Pio Esposito, sempre di testa.

Gattuso contro i cori di contestazione

“Mi dispiace aver sentito dei cori come ‘andate a lavorare’. Penso sia una vergogna. Mi amareggia, non è il momento di dire ai giocatori quelle cose, bisogna stare uniti, la squadra sta combattendo in campo nonostante le difficoltà. Sentire 500 tifosi contestare i giocatori non lo accetto, ma andiamo avanti”. Lo ha detto, a Rai Sport, il ct della Nazionale Gennaro Gattuso, dopo la vittoria dell’Italia per 2-0 sulla Moldavia nel match del girone I di qualificazione ai Mondiali.
“Loro non hanno mai tirato in porta, non esistono partite facili, sono molto soddisfatto, abbiamo fatto quel che dovevamo fare, dando minutaggio ad altri ragazzi”, ha aggiunto. L’Italia ha sei vittorie nel girone ma dovrà passare per gli spareggi: “Bisogna chiedere a chi fa i gironi e le regole. Nel 1994 c’erano due squadre africane, ora ce ne sono otto. Ma non è una polemica. Ai nostri tempi la miglior seconda andava diretta al Mondiale”, ha concluso il ct. 

Mancini, “trasformiamo i fischi in applausi”

“I cori di contestazione? Non ci hanno fatto piacere, ma ci concentriamo su quel che facciamo in campo durante gli allenamenti per crescere, per diventare un gruppo più solido e per migliorare in campo. Speriamo di trasformare i fischi in applausi”. Lo ha detto a Rai Sport il difensore azzurro Gianluca Mancini dopo la vittoria con un suo gol sulla Moldavia, a proposito dei cori di contestazione da parte dello spicchio di tifosi italiani.

“Il gruppo è unito, abbiamo cambiato tanti calciatori e penso che tutti si siano presentati bene rispondendo presente. Avere un gruppo forte e unito è la base per i successi. Anche nelle difficoltà non ci siamo disuniti. In queste partite quando non le sblocchi subito, più passa il tempo e più diventa difficile segnare. Abbiamo avuto occasioni, sapevamo di avere più qualità. Se l’avessimo sbloccata prima avremmo segnato più gol”, ha aggiunto Mancini che ha accusato un problema fisico in avvio di gara: “Questa maglia è bellissima e per farmi uscire devono tagliarmi una gamba. Sono rimasto in campo nonostante il dolore e penso sia andata bene”.

Ora c’è la Norvegia e il gol dell’1-0 è una candidatura per una maglia da titolare: “Il mister prenderà le sue decisioni, l’importante è stare dentro al gruppo ed essere uniti. Sono a disposizione per giocare a prescindere dal minutaggio”, ha concluso.

 

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