AGI – Christian Raimo, insegnante del liceo Archimede di Roma e scrittore, è stato sospeso per tre mesi dall’insegnamento, con una decurtazione del 50% dello stipendio. Il provvedimento disciplinare è stato adottato dall’Ufficio scolastico regionale per le parole pronunciate da Raimo contro il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara in un dibattito pubblico sulla scuola, alla festa nazionale di Avs.
“Riteniamo una decisione molto grave la sospensione di tre mesi con stipendio decurtato del 50 per cento di Christian Raimo reo di aver criticato il ministro Valditara. Il governo nella sua ansia di creare nuovi reati vuole introdurre quello di lesa maesta’? Il dissenso è il cuore della democrazia e la sospensione rischia di ledere pesantemente la libertà di opinione e costituisce un precedente inquietante. Raimo ha espresso un parere legittimo peraltro a una festa di partito e non nello svolgimento della sua funzione”. Lo dichiarano in una nota congiunta i parlamentari del Pd delle commissioni Istruzione di Camera e Senato.
“Per quanto ci riguarda – aggiungono i parlamentari dem – è inaccettabile che un docente venga sospeso con lo stipendio dimezzato per aver espresso un proprio parere sull’idea di scuola della destra. Solo nei regimi questo diritto viene censurato e punito. Il ministero dell’Istruzione è diventato il Minculpop? E’ abbastanza sconcertante la battaglia personale ingaggiata dal ministero contro un suo dipendente”, concludono.
“Totale solidarietà a Christian Raimo, che subisce una sanzione ingiusta e fuori da ogni logica – afferma Nicola Fratoianni di Avs -: tre mesi di sospensione dall’insegnamento e stipendio dimezzato per aver pubblicamente espresso la sua opinione ed aver criticato Valditara, con una metafora e fuori dal contesto scuola. Un chiaro tentativo di intimidire una persona libera. Colpirne uno per educarne cento, si sarebbe detto. E’ così – prosegue il leader di SI – che la punizione a Raimo diventa esemplare ed è un messaggio agli altri docenti, a studenti e studentesse e alle famiglie: la libertà di espressione e la libertà di dissenso costano e lo paghi a caro prezzo e sulla tua pelle. Ma quello che devono capire – insiste l’esponente rossoverde – è che l’Italia non abbassa la testa di fronte all’ingiustizia e al sopruso del potere. Infatti questa mattina, non appena saputa la notizia, studentesse e studenti del liceo dove insegna Raimo hanno appeso uno striscione in sua difesa e convocato un’assemblea d’istituto straordinaria. Vogliamo quindi raccogliere il loro testimone e ripartire dalla loro iniziativa di solidarietà e mandare anche noi un messaggio a tutte e tutti coloro che hanno paura: non siete soli”.