AGI – Manifestazioni di Cgil, Cisl e Uil in tutta Italia per celebrare il Primo maggio. “Uniti per un lavoro sicuro” è lo slogan scelto dai sindacati quest’anno per una giornata di mobilitazione, dedicata ai temi della salute e sicurezza sul lavoro. Nel pomeriggio si terrà il tradizionale concertone a Roma con oltre 50 artisti, che torna in piazza San Giovanni, dopo la parentesi dello scorso anno al Circo Massimo.
Sono tre i cortei unitari, in tre luoghi simbolici: a Roma con Maurizio Landini, a Casteldaccia (Palermo) con Daniela Fumarola e a Montemurlo (Prato) con PierPaolo Bombardieri. Ogni sindacato ha scelto una piazza diversa: il leader della Cgil Landini a Roma perché la capitale, come la regione Lazio, è maglia nera per l’aumento dei morti sul lavoro. La segretaria generale della Cisl Fumarola è a Casteldaccia dove il 6 maggio dell’anno scorso cinque operai morirono mentre eseguivano lavori sulla rete fognaria. Infine il leader della Uil Bombardieri è a Montemurlo per ricordare Luana D’Orazio, stritolata da un macchinario nel 2021 a soli 22 anni mentre lavorava in una azienda tessile.
A Roma concentramento della Cgil in piazza Vittorio con partenza del corteo alle 10. “Gli incidenti sul lavoro, sono una vera guerra civile, silenziosa nel nostro paese e non si vede una soluzione”, afferma il segretario generale di Cgil Roma e Lazio Roberto Iovine, mentre tiene uno striscione su cui campeggia la scritta, “La guerra uccide, il lavoro pure”. “Siamo qui in piazza per chiedere alle istituzioni e alle controparti di considerare la sicurezza sul lavoro, non un costo ma un reale investimento, perché non si fa profitto sulla pelle dei lavoratori”, ha proseguito.
Landini: “Fermare la strage”
“I morti sul lavoro stanno aumentando non diminuendo, e stanno aumentando anche gli infortuni. Siamo di fronte a una vera e propria strage che bisogna interrompere e per affrontare questo tema bisogna dire come stanno veramente le cose. E smetterla di mettere al centro il profitto. Al centro deve tornare la persona”, ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parlando con i giornalisti alla partenza del corteo del sindacato per il 1 maggio a Roma. Per il leader della Cgil, “deve essere chiaro che la sicurezza non è un costo, ma è un investimento e per fare questo bisogna cambiare radicalmente le leggi”.
Fumarola: “Avanti con la grande alleanza”
“Siamo qui per gridare mai più morti. Gridare che c’è bisogno di una strategia nazionale da mettere in campo. Noi abbiamo apprezzato la convocazione dell’8 maggio della premier Meloni. E abbiamo apprezzato l’annuncio che lei ha fatto di mettere in campo una grande alleanza tra le parti e il governo. È la strada più giusta: unire le forze verso obiettivi condivisi. Primo fra tutti grande investimento in formazione per le imprese e i lavoratori, incentivi alle imprese che investono in sicurezza, più ispettori, patente a crediti estesa agli altri settori, sorveglianza sanitaria”, ha detto a Casteldaccia la leader della Cisl, Daniela Fumarola.
Bombardieri: “Numeri da guerra civile”
Riguardo ai morti sul lavoro “abbiamo numeri da guerra civile. Si muore più per mano del lavoro che per mano della mafia. In 25 anni sono morti 6.000 persone per interventi criminali e 55.000 per incidenti mortali”, afferma il segretario generale della Uil PierPaolo Bombardieri a Skytg24. A margine del corteo a Montemurlo (Prato) il leader della Uil aggiunge: “È un tema che noi non possiamo dimenticare. Non dobbiamo parlarne solo il primo maggio. È un tema da affrontare tutti i giorni. C’è un impegno costante da parte di tutti: è necessario fare molto di più. Se non c’è rispetto della vita, se non c’è rispetto della persona è inutile qualsiasi altra discussione sul lavoro”.