venerdì, Maggio 2, 2025
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Come cambia il karma in base alle esperienze personali

AGI – La percezione del karma e del suo ruolo cambiano se si pensa in termini personali o altrui: le persone sono più propense a vedere il karma in positivo quando si pensa a se stessi e in negativo quando si valutano le esperienze altrui. Questo curioso binomio emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Psychology of Religion and Spirituality, condotto dagli scienziati dell’Università di York.

Il team, guidato da Cindel White, ha valutato le convinzioni delle persone in merito al karma. Il karma, spiegano gli scienziati, si basa sull’idea di un mondo giusto, in cui le azioni positive e negative vengono riconosciute, premiate e punite. “Questa concezione – sostengono – ci spinge a concentrarci sulla punizione quando pensiamo a come il karma influisca sugli altri e sul premio quando pensiamo a noi stessi. Ciò dipende dal desiderio di percepirci come brave persone”.

Esperimenti e risultati

Nell’ambito dell’indagine, il gruppo di ricerca ha condotto diversi esperimenti con oltre 2mila partecipanti. Nella prima sessione, gli autori hanno analizzato i dati relativi a 478 statunitensi che avevano affermato di credere nel karma. Il campione riportava un mix di background religiosi, dal cristianesimo al buddismo all’induismo. Il 15% si era dichiarato ateo. Ai volontari è stato chiesto di riportare un evento karmico accaduto a loro stessi o a un conoscente.

L’86% della coorte ha descritto avvenimenti vissuti in prima persona. Di questi il 59% era un’esperienza positiva. Per i restanti casi in cui si raccontavano vicende altrui, il 92% riguardava episodi negativi.

Secondo esperimento

In un secondo esperimento, a più di 1.200 partecipanti è stato assegnato in modo casuale il compito di scrivere di qualcosa accaduto a se stessi o ad altri. Nel complesso, il 69% di chi parlava del proprio vissuto riportava un’esperienza karmatica positiva, considerata invece solo nel 18% dei casi di chi parlava di altre persone.

“Abbiamo riscontrato modelli molto simili in diversi contesti culturali – sottolinea White – sia nei contesti occidentali, in cui sappiamo che le persone tendono a pensare a se stesse in modo esageratamente positivo, che nei Paesi asiatici, dove in genere gli individui sono più propensi all’autocritica”.

Nel complesso, sostengono gli esperti, la ricerca dimostra come le persone applichino strategicamente le credenze soprannaturali per riuscire a dare un senso alle esperienze quotidiane. “Pensare al karma – conclude White – permette alle persone di prendersi il merito personale e di provare orgoglio per le cose positive che vivono, e allo stesso tempo consente di

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