AGI – OpenAI ha inaugurato in India la sua Academy, una nuova piattaforma progettata per rafforzare l’educazione e le competenze nel campo dell’intelligenza artificiale. L’iniziativa risponde alla previsione di una domanda superiore al milione di professionisti specializzati nell’AI entro il 2026, secondo quanto riportato dalle autorità indiane. L’avanzata dei sistemi intelligenti sta già rivoluzionando il mercato del lavoro locale: automazione di compiti ripetitivi, digitalizzazione accelerata, nuove figure professionali richieste dalle aziende e rischi crescenti per chi occupa ruoli tradizionali nelle industrie routinarie. Il governo indiano, insieme ad attori globali come OpenAI, vuole puntare su una forza lavoro “pronta al futuro”, capace di guidare, e non solo subire, la rivoluzione tecnologica.
A supporto di questa trasformazione, è stata lanciata anche IndiaAI Dataset, una piattaforma che permette a startup e ricercatori di accedere a dati di alta qualità, facilitando lo sviluppo di nuove soluzioni e accelerando il trasferimento tecnologico. “L’obiettivo è democratizzare l’accesso alla conoscenza e alla tecnologia AI”, ha dichiarato il ministro delle Telecomunicazioni indiano, Ashwini Vaishnaw, spiegando come le nuove iniziative siano perfettamente in linea con la visione di un’innovazione diffusa e inclusiva.
Jason Kwon, Chief Strategy Officer di OpenAI, ha elogiato la rapida adozione dell’IA in India. “L’India è uno dei Paesi più dinamici al mondo per lo sviluppo dell’IA. Siamo orgogliosi di collaborare con IndiaAI per aiutare più persone a utilizzare l’IA con sicurezza e significato nelle loro vite e nelle loro comunità”.
Il piano nazionale per la formazione AI si articola in diversi fronti:
- condivisione di contenuti digitali e risorse aperte per l’upskilling delle competenze,
- supporto mirato al personale della pubblica amministrazione tramite la piattaforma iGOT Karmayogi,
- apertura di nuovi data lab e AI lab nelle città di seconda e terza fascia, a partire da un laboratorio pilota inaugurato a Nuova Delhi.
In parallelo, le università indiane stanno aggiornando i propri curricula, privilegiando la ricerca applicata e le partnership con le aziende del settore tech per offrire agli studenti esperienze concrete e opportunità di stage. Secondo il rapporto “India’s AI Revolution: A Roadmap to Viksit Bharat”, citato dal Times of India, oltre il 60% dei datori di lavoro in India prevede di assumere profili legati all’intelligenza artificiale, al cloud computing e alla data analysis.
In parallelo, il Consiglio tecnico nazionale (AICTE) ha approvato per l’anno accademico 2024-2025 un aumento del 16% dei posti nei corsi di laurea in Ingegneria, con particolare attenzione alle discipline di Computer Science e AI.