AGI – Ancora proteste e scontri nell’area di Los Angeles dopo i raid delle autorità per l’immigrazione. Almeno 30 agenti con equipaggiamento antisommossa e maschere antigas si sono posizionati di fronte a un Home Depot a Paramount, a sud di Los Angeles. Il dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles ha dichiarato di essere sul posto “per aiutare a mantenere la pace, ma senza essere coinvolto in fermi o arresti” e ha invitato i manifestanti a disperdersi. Successivamente, però, la polizia ha effettuato alcuni arresti e ha utilizzato per il secondo giorno consecutivo i lacrimogeni per cercare di disperdere i manifestanti, alcuni dei quali sventolavano una bandiera messicana.
“Se il governatore della California, Gavin Newscum, e il sindaco di Los Angeles, Karen Bass, non possono fare il loro lavoro, cosa che tutti sanno che non possono fare, allora il governo federale interverrà e risolverà il problema delle rivolte e dei saccheggiatori nel modo in cui dovrebbe essere risolto!!!”. Lo ha scritto il presidente Donald Trump sulla piattaforma Truth Social, rivolgendosi al governatore Newsom in modo dispregiativo.
“Stiamo rendendo Los Angeles più sicura. Il sindaco Karen Bass dovrebbe ringraziarci”, ha dichiarato Tom Homan, uomo di punta di Trump per la sicurezza dei confini, che ha aggiunto: “Stanotte faremo intervenire la Guardia Nazionale e dispiegheremo 2 mila soldati“. Il vicedirettore dell’Fbi, Dan Bongino, ha confermato che sono stati effettuati diversi arresti nell’area di Los Angeles accusando i manifestanti di portare “il caos e noi porteremo le manette. La legge e l’ordine prevarranno”. “Il presidente Trump ha firmato un memorandum presidenziale che prevede il dispiegamento di 2.000 guardie nazionali per porre rimedio all’illegalità che è stata lasciata prosperare”, ha ufficializzato successivamente la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, dando la colpa ai leader democratici “incompetenti” della California.