AGI – L’aeronautica israeliana ha sferrato due ondate di attacchi che si sono abbattute su sei diversi siti localizzati in cinque importanti città iraniane. A riferirlo sono i media di Stato iraniani che riportano la mappa dei luoghi finiti sotto attacco. I jet da guerra israeliani hanno colpito l’impianto nucleare di Natanz, a sud di Teheran, ma anche diverse postazioni militari situate nei dintorni della capitale. Oltre alla principale città del Paese sono finite sotto attacco la citta’ di Tabriz, nel nord ovest e sede di importanti raffinerie; le città di Esfahan e Arak a sud della capitale e la città di Kermanshah, a ovest di Teheran.
L’Iran, intanto, ha chiuso l’intero spazio aereo a seguito dell’attacco israeliano. In un primo momento si era deciso di chiuderlo solo sopra Teheran. Adesso su tutto il Paese.
Teheran promette che Israele pagherà “a caro prezzo” per l’attacco sferrato in queste ore sulla capitale iraniana. A minacciare una risposta è Abolfazl Shekarchi, portavoce delle forze armate iraniane, che citato dai media locali ha dichiarato che Israele “si deve preparare a pagare un caro prezzo” per quanto accaduto.
Netanyahu: “L’operazione durerà il tempo necessario”
“Pochi istanti fa, Israele ha lanciato l’operazione Rising Lion, un’operazione militare mirata per contrastare la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele”. Queste le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso televisivo.
“Questa operazione continuerà per tutti i giorni necessari a rimuovere questa minaccia. Per decenni i tiranni di Teheran hanno sfacciatamente e apertamente invocato la distruzione di Israele”. Ha affermato che l’Iran aveva un programma per sviluppare armi nucleari e che “potrebbe produrne una” se non venisse fermato. “Questo è un pericolo chiaro e attuale per la sopravvivenza stessa di Israele”.
“Abbiamo condotto un attacco iniziale di grande successo e, con l’aiuto di Dio, otterremo molto di più”, ha aggiunto poi Netanyahu in un videomessaggio.
Teheran: “Diritto a rispondere”
Il ministero degli Esteri iraniano ha emesso un comunicato con cui Teheran rivendica “un diritto legittimo” a rispondere all’attacco israeliano, in base ai principi stabiliti dalle convenzioni ONU. Un attacco di cui il regime iraniano ritiene responsabili anche gli Stati Uniti.
“I pericolosi effetti di questa aggressione saranno la diretta conseguenza delle azioni del regime sionista e di chi li sostiene. È impensabile che l’attacco israeliano sia stato sferrato senza il consenso degli Stati Uniti. Questi ultimi saranno considerati responsabili dell’aggressione sionista”, si legge.
Ucciso il capo delle Guardie Rivoluzionarie
Le Guardie Rivoluzionarie iraniane hanno giurato vendetta dopo l’uccisione del loro capo, Hossein Salami, avvenuta questa notte nei raid israeliani. Gli attacchi “non rimarranno senza risposta e (Israele) deve attendersi una vendetta dura”, ha dichiarato il Corpo militare in una dichiarazione trasmessa dalla televisione di Stato.
Natanz
L’impianto al centro delle ambizioni nucleari dell’Iran è rimasto avvolto dalle fiamme per diverso tempo, secondo le immagini pubblicate sui social media dalla CNN e dalla televisione di stato iraniana. Il complesso nucleare di Natanz, una città a circa 250 chilometri a sud della capitale Teheran, è considerato il più grande impianto di arricchimento dell’uranio dell’Iran e ospita il programma nucleare avanzato del Paese. Un video sui social media geolocalizzato dalla CNN mostra del fumo che si alza dalla direzione dell’impianto. Un video di Press TV mostra grandi colonne di fumo che si innalzano verso il cielo dal complesso. I dati del sistema di gestione delle informazioni antincendio della NASA hanno mostrato un incendio nell’impianto divampato dopo le 2 del mattino ora locale.
Rafael Grossi, numero uno dell’Agenzia delle Nazioni Unite per l’Energia Atomica (AIEA) ha dichiarato che i livelli di radiazioni in Iran sono monitorati e confermato che l’attacco israeliano ha colpito i siti di Natanz e altri impianti iraniani. “L’Agenzia e’ in continuo contatto con le autorita’ iraniane e stiamo monitorando i livelli delle radiazioni. Siamo anche in contatto con i nostri ispettori nel Paese. Confermiamo che Natanz figura tra i siti colpiti”, ha detto Grossi.
La reazione di Trump
La Casa Bianca ha annunciato che Donald Trump convocherà oggi una riunione del Consiglio di Sicurezza Nazionale. Il presidente degli Stati Uniti, che aveva pubblicamente esortato Israele a non effettuare attacchi poche ore prima che questi avessero luogo, parteciperà alla riunione alle 11 ora locale presso la Casa Bianca (le 17 in Italia).
Un funzionario statunitense, infine, ha dichiarato alla CNN che “non c’è stato alcun coinvolgimento o assistenza da parte degli Stati Uniti negli attacchi condotti da Israele in Iran”