AGI – Domani, mercoledì 18 giugno, alle ore 8:30, oltre 500.000 studenti inizieranno l’esame di Maturità, confermando l’impianto del 2024: due prove scritte a carattere nazionale, colloquio multidisciplinare con commissari interni ed esterni. Ma ci sono anche novità importanti.
Requisiti per l’ammissione all’esame
Per essere ammessi all’esame di Stato, gli studenti devono aver:
- partecipato alle prove Invalsi;
- svolto le ore minime previste di PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), l’ex alternanza scuola-lavoro. Questa norma, introdotta dalla ‘Buona scuola’ di Renzi, entra in vigore quest’anno.
Senonché, senza questi requisiti, non è possibile essere ammessi alla Maturità.
Novità sul voto di condotta
Quest’anno, il voto in condotta incide sull’esito finale dell’esame. In particolare:
- È necessario avere un voto superiore al 5 per essere ammessi;
- Chi ottiene un voto di 6 dovrà presentare, durante il colloquio orale, un elaborato aggiuntivo critico in materia di cittadinanza attiva e solidale, assegnato dal Consiglio di classe;
- Chi non ottiene almeno un 9 o un 10 non ha diritto al massimo dei crediti scolastici previsti dalla sua media per il voto finale.
Studenti e commissioni
Quest’anno, secondo il Ministero dell’Istruzione e del Merito, sono 524.415 gli studenti alle prese con le prove d’esame: 511.349 candidati interni e 13.066 esterni. Le commissioni sono 13.900 per un totale di 27.698 classi.
La ripartizione dei candidati per tipologia di percorso di studio è la seguente:
- Licei: 268.577;
- Istituti Tecnici: 169.682;
- Istituti Professionali: 86.156.
Sommario delle prove
Prima prova
La prima prova, uguale per tutti gli indirizzi, inizia mercoledì 18 giugno alle ore 8:30 e ha una durata massima di 6 ore. Essa accerta la padronanza della lingua italiana (o della lingua in cui avviene l’insegnamento) e le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. Il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio 7 tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, economico e tecnologico, sociale. Gli studenti possono scegliere tra le 7 tracce quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi.
Seconda prova
La seconda prova si svolge il 19 giugno, sempre alle 8:30, e riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. Il Ministero ha definito le discipline oggetto di questa seconda prova: Latino al Liceo Classico e Matematica al Liceo Scientifico. Per il Liceo Linguistico la materia sarà Lingua e cultura straniera 1. Al Liceo delle Scienze Umane, la materia sarà Scienze umane (con opzione Economico-sociale che avrà Diritto ed Economia politica). Il Liceo Artistico avrà materie specifiche per ogni indirizzo, il Liceo Musicale Teoria, analisi e composizione, e il Liceo Coreutico Tecniche della danza. Negli istituti tecnici Commerciali sarà Economia Aziendale. La durata della prova varia dalle 6 alle 8 ore, a seconda dell’indirizzo scolastico. In alcuni casi, la prova può durare anche più giorni, come avviene per il Liceo artistico.
Terza prova
Per le sezioni ESABAC, ESABAC techno, sezioni con opzione internazionale, per le scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, per le scuole con lingua d’insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli Venezia Giulia, è presente una terza prova scritta.
Colloquio
Il colloquio si svolge dopo gli scritti, a partire da lunedì 23 giugno, ma ogni commissione stabilisce il proprio calendario. Esso riguarda anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica e le esperienze svolte nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (per i PCTO mediante una breve relazione o un lavoro multimediale). Nel colloquio, oltre a dimostrare di aver fatto propri i contenuti e i metodi delle singole discipline, il candidato deve utilizzare le conoscenze acquisite e metterle in relazione tra loro per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera. È un colloquio che si svolge in chiave pluridisciplinare: la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale dello studente.
Nello svolgimento della prova la commissione d’esame tiene conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente. La prova prende il via da uno spunto iniziale scelto dalla Commissione: un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema predisposto e assegnato dalla commissione. È la fase dell’esame in cui valorizzare il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina. Questi ultimi sono indicati nel documento del Consiglio di classe.
Voto di condotta
L’esame tiene conto anche della valutazione del comportamento. Nel caso in cui il candidato interno abbia riportato, nello scrutinio finale, una valutazione del comportamento pari a 6 decimi, il colloquio prevede la trattazione di un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale, assegnato dal Consiglio di classe.
Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento
L’ammissione all’esame è subordinata allo svolgimento dei PCTO oppure di attività assimilabili come esperienze lavorative nella forma di lavoro dipendente o autonomo; attività di apprendimento svolte in un contesto lavorativo formale e non formale, per acquisire competenze trasversali o tecnico-professionali sotto la responsabilità e guida di un tutor, di un datore di lavoro o di un responsabile della struttura ospitante, anche sotto forma di volontariato, stage aziendale, tirocinio e apprendistato.
Commissione d’esame
È composta da un presidente esterno, 3 commissari interni e 3 esterni. Il Ministero, con apposito decreto, ha comunicato le discipline affidate ai membri esterni.
Crediti e voti
Nello scrutinio finale, il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di 40 punti: 12 punti per il terzo anno, 13 per il quarto anno e 15 per il quinto anno. La valutazione sul comportamento concorre alla determinazione del credito scolastico. Da quest’anno scolastico, il punteggio più alto nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico spettante sulla base della media dei voti riportata nello scrutinio finale può essere attribuito se il voto di comportamento assegnato è pari o superiore a 9 decimi. Il voto finale dell’esame di Stato è espresso in cento centesimi.