mercoledì, Giugno 18, 2025
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Al via la Maturità: AI, smartphone e riti della Generazione Z

AGI – Oltre 500.000 studenti sono alle prese oggi con la prima prova dell’esame di Maturità, che conferma l’impianto del 2024: due prove scritte a carattere nazionale, colloquio multidisciplinare con commissari interni ed esterni. – “L’augurio che io faccio a loro è, innanzitutto, un augurio di un grande successo in questo esame di Maturità. Ognuno di loro ha una ricchezza che va scoperta e va valorizzata. Ognuno di loro ha una straordinaria forza, ha una straordinaria bellezza. Devono solo esserne consapevoli, affrontare con serenita’, ma anche con forte consapevolezza questo percorso”, ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di RTL 102.5. Questi esami, ha sottolineato, “durano pochi giorni e poi ci saranno le vacanze estive, e poi ci sara’ un altro mondo: il mondo dell’università, il mondo del lavoro, il mondo dell’essere adulti. Questo esame di Maturita’ – ha spiegato Valditara – va vissuto come il termine di un percorso scolastico che dovrebbe averci aiutato a crescere, a diventare adulti, ad acquisire quella maturita’ che dovra’ essere sempre più l’oggetto di questo esame di Stato”.

AI, smartphone e riti della Generazione Z, come cambia l’esame

ChatGPT, come Copilot, Gemini e tutte le più o meno intelligenze non umane, sono capaci di elaborare un testo in pochi secondi. Non sono consultabili solo da pc, ma ormai sono parte integrante dei nostri oggetti smart: telefono, orologio, tablet, ma pure frigorifero e lavatrice. Ora non possiamo pretendere di portare una lavatrice tra i banchi, ma i maturandi della Generazione Z in queste ore sono alle prese con il quesito più importante da risolvere: come far scivolare uno smartphone tra le pagine di un voluminoso vocabolario e chiedere aiuto all’AI per superare l’esame della vita. E come la mettiamo con la circolare Valditara fresca di stampa che impedisce l’uso degli smartphone in orario scolastico anche nelle scuole superiori?

Quando ‘vintage’ è un vantaggio

I vantaggi di essere un po’ vintage: tutto lo scibile umano stava in foglietti ripiegati utilizzando la scala dei micron e non era necessaria la manualità del prestigiatore per scavare il tema preparato in anticipo e che fortunosamente era capitato tra le tracce sorteggiate.

TikTok, prompt e leggende metropolitane

Leggende metropolitane raccontano nelle ultime ore di tutorial accelerati per imparare come mandare a memoria in pochi minuti un testo di 5000 caratteri. Su TikTok impazza il toto tracce e sedicenti guru sono passati dal consigliare ebook sprint per sbancare nel trading on line a vendere i prompt giusti per far snocciolare a ChatGPT le tracce d’esame per la prima prova, la più temuta: il tema, saggio, o che dir si voglia.

La tradizione delle tracce

E interrogata, la sventurata intelligenza rispose. A suo modo: liberando tutta la potenza statistica per dire quel che si tramanda già da molte generazioni. Non basteranno mille riforme per cambiare la regola meglio conservata del sistema scolastico. Alla maturità una traccia di attualità, una di storia, una di letteratura, una più leggera, ovvero la famosa via di fuga di chi non ha mai letto un giornale, aborre i tg, e le uniche informazioni le apprende dai canali social di miocuggino. Non solo: snobba storia e letteratura e ha conquistato l’accesso all’esame con una complessa equazione che riequilibra debiti, crediti e investimenti futuri.

Riti di passaggio in versione 4.0

Ci sono poi i riti, in versione 4.0. Se la cinematografia si è sprecata nella notte folle sulle note di Antonello Venditti, oggi i social, bontà loro, ci regalano lo stesso spaccato in mille declinazioni diverse. Video, reels, caroselli, citazioni per sottolineare il passaggio epocale dalla condizione di studente immaturo. E dunque addio notte prima degli esami passata nello studio matto e disperatissimo. A furia di ripetere ai ragazzi ansiosi che studiare nelle ultime ore è inutile, gli eredi hanno finito per crederci fino in fondo, dando vita ai bagordi più assurdi per spezzare la tensione e allentare la pressione.

Il rito eterno della corsa al banco

Superata la notte, restano due soli passaggi: prima consultare lo smartphone inseguendo le indiscrezioni più assurde sulle anticipazioni venute da attendibilissime fonti non qualificate, buone solo a riattivare i neuroni strapazzati dalla notte in bianco; poi lanciarsi nella corsa più folle per accaparrarsi i banchi più lontani dal tavolo della commissione. Ecco, l’ultimo è un rito che attraversa tutte le generazioni e non sarà mai soppiantato dall’intelligenza artificiale.

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