mercoledì, Giugno 18, 2025
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Meloni: “L’obiettivo è che Iran non diventi una potenza nucleare”

AGI – Finora l’Iran non ha voluto trattare, ora lo scenario può cambiare, Teheran può essere costretto a sedersi al tavolo: la premier Giorgia Meloni al termine del G7 non prende le distanze da chi ritiene sia necessario spingere a ogni modo l’Iran a venire a patti, “un Paese come l’Iran dotato di un’arma nucleare sarebbe una minaccia, non solo per Israele ma per tutti noi”, taglia corto, il tentativo di “un negoziato è stato fatto senza risultati”, adesso pero’, dopo gli attacchi di Tel Aviv la situazione può essere differente, l’Iran potrebbe rinunciare al nucleare.

Le parole del Cancelliere Merz che ha detto che Israele sta facendo il lavoro sporco per tutti? Quelle del presidente francese Macron secondo cui è sbagliato agire per via militare per rovesciare un regime? Il presidente del Consiglio ai cronisti illustra la sua posizione: “Finché la minaccia esiste, Israele può muoversi per garantire la sua sicurezza”. Ed ancora: “Lo scenario migliore in Iran sarebbe quello di un popolo oppresso che riesce a rovesciare il regime, dopodiché bisogna fare il pane con la farina che si ha: il nostro obiettivo è impedire che l’Iran diventi una potenza nucleare“.

Il presidente del Consiglio, parlando con i giornalisti sotto la pioggia prima di ritornare in Italia, boccia l’ipotesi del presidente russo Vladimir Putin mediatore del conflitto, proposta rilanciata dal presidente americano Donald Trump: “Non mi pare ci fosse grande disponibilità da parte di nessuno. Francamente, affidare a una nazione in guerra la mediazione su un’altra guerra non mi sembrerebbe proprio l’opzione migliore da prendere in considerazione”, ha osservato.

Ed ha preso tempo sull’eventualità che l’Italia sia chiamata a ‘prestare’ le basi italiane agli Stati Uniti nel caso di un coinvolgimento americano nella guerra: “Questa non è una risposta che posso dare adesso”, qualora dovesse esserci questo scenario “ovviamente convocheremo le persone che dobbiamo convocare e prenderemo le nostre decisioni, non è una decisione che si prende così”.

Il capo dell’esecutivo parla anche dell’Ucraina, nega che gli Stati Uniti si siano messi di traverso al G7, “non era prevista alcuna dichiarazione finale”. “Vanno esercitate pressioni su Mosca anche con delle sanzioni”, spiega, “tutti quanti sono d’accordo nel sostenere gli sforzi degli Stati Uniti verso una pace giusta e duratura, rispetto al percorso necessario ad arrivare a un cessate del fuoco per aprire negoziazioni serie – aggiunge – abbiamo avuto una ampia disponibilità da parte dell’Ucraina e zero da parte della Russia”.

E per quanto riguarda il capitolo dei dazi si dice ottimista sull’esito del confronto tra Usa e Ue: “c’è un dialogo sereno e aperto, il negoziato sta andando avanti”. Meloni infine ha rimarcato la convergenza del G7 sulla necessità di un allentamento della pressione su Gaza (“È il momento”) e sottolineato l’apprezzamento del summit nei confronti delle ricette dell’Italia sull’immigrazione. 

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