AGI – “Colpito con pietre e insulti mentre portava avanti la sua coraggiosa battaglia contro l’illegalità”, è il vicecapogruppo FdI al Senato, Marco Scurria, a dare notizia dell’ennesima “vile aggressione al Quarticciolo” a Don Antonio Coluccia, al quale esprime “piena solidarietà”. Un episodio stigmatizzato anche dal vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, dal quale arriva “solidarietà al grande Don Coluccia, prete coraggioso aggredito da criminali che temono il suo impegno anti-spaccio”. “Abbiamo il dovere di aiutarlo con leggi come il decreto Sicurezza, e sono pronto – anticipa Salvini – ad accompagnarlo nel suo prossimo blitz per la legalità al Quarticciolo”.
“Ieri sono tornato a Quarticciolo Roma. Ero lì per incontrare alcuni residenti esasperati dalla situazione”. Cosi’ su X don Antonio Coluccia, sull’aggresisone subita.
“Le vedette hanno iniziato a lanciare le pietre e qualcuno mi ha urlato prete infame – ha aggiunto – Proseguirò il cammino. Le tenebre non prevarranno”.
“Don Coluccia da tempo combatte contro i clan andando nelle piazze di spaccio, parlando con i residenti e cercando di salvare ragazzi, spesso minorenni, dal reclutamento nella delinquenza”, torna invece a rilevare Scurria che “insieme ai consiglieri Cristina De Simone, Umberto Matronola e Daniele Rinaldi portiamo avanti da mesi un impegno costante per il ripristino della legalità nelle periferie del Municipio VII e V, dove oggi si è verificata questa ennesima escalation di violenza”.
“Il modello Caivano proposto dal governo di Giorgia Meloni risulta essere sempre più la soluzione per combattere una volta per tutte il clima di far west, l’illegalità, l’insicurezza e la paura che ogni giorno vivono le persone per bene. Non ci fermiamo e camminiamo ancora una volta al fianco di Don Coluccia – ribadisce – e di tutti coloro che vogliono Roma libera dalla paura, dove a vincere siano il coraggio, la dignità e la voglia di riscatto di chi ogni giorno sceglie la legalità”.
Per il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca “Le pietre lanciate contro questo coraggioso prete al Quarticciolo non fermeranno la voglia di legalità che alberga nella maggior parte dei cittadini dei quartieri “difficili” in cui don Coluccia opera. Il suo coraggio e la sua tenacia sono un faro capace di illuminare qualsiasi zona d’ombra. La voglia di sicurezza e dignità avranno la meglio. La Regione Lazio denuncia con fermezza queste violenze e resterà sempre al fianco di chi, come don Coluccia, opera per il bene della comunità”.