AGI – Shock e commozione ad Atlanta, dove ha visto la luce un bambino, grande prematuro, la cui madre è da mesi in stato di morte cerebrale e viene sottoposta a terapia intensiva per non infrangere la legge anti-aborto in vigore in Georgia.
“Venerdì 13 giugno 2025, suo figlio, di nome Chance, è nato prematuro intorno alle 4:41 (ora locale) tramite taglio cesareo d’urgenza”, hanno annunciato tre deputate democratiche impegnate nella difesa dei diritti delle donne, segnando la fine di una drammatica vicenda.
Secondo quanto riferito dall’emittente tv locale 11 Alive, la madre, Adriana Smith, un’infermiera di 31 anni, dovrebbe essere staccata dai macchinari a breve. Il New York Post ha riferito che il piccolo nato estremamente prematuro, a soli 5 mesi e mezzo, il cui peso sarebbe di circa 800 grammi, si trova in terapia intensiva.
A scegliere il nome è stata la nonna, April Newkirk, con la speranza che Chance riesca a lottare e a farcela. La madre di Adriana Smith ha più volte denunciato ai media la mancanza di scelta imposta alla sua famiglia dopo che la figlia, incinta di nove settimane, ha subito un’insufficienza cerebrale completa e irreversibile lo scorso febbraio. Secondo la famiglia, l’ospedale ha deciso di tenerla in vita artificialmente per consentire alla gravidanza di proseguire, al fine di ottemperare a una controversa legge sull’aborto in vigore Georgia, lo stato sudorientale degli Stati Uniti dove si svolge la triste vicenda. La giovane donna è stata quindi tenuta in vita per quattro mesi, senza che la famiglia potesse avere voce in capitolo, secondo la madre.
“Non sto dicendo che avremmo scelto di interrompere la sua gravidanza, ma quello che sto dicendo è che avremmo dovuto avere la possibilità di scegliere”, ha commentato Newkirk il mese scorso. Il dramma vissuto da sua figlia – già madre di un bambino di 7 anni – e da tutta la famiglia ha scosso l’America. Sono quasi tre anni che la Corte suprema Usa ha revocato il diritto all’aborto. Il 24 giugno 2022, il massimo organo giudiziario americano, con una maggioranza conservatrice, ha annullato la sentenza Roe contro Wade, che garantiva alle donne americane il diritto federale all’aborto dal 1973, dando agli stati piena libertà di legiferare in materia.
Da allora, più di 20 dei 50 stati hanno vietato o limitato rigorosamente l’accesso all’aborto. In Georgia, la legge in questione proibisce l’aborto dal momento in cui viene rilevata l’attività cardiaca nel feto, a circa sei settimane. Sebbene non avrebbe dovuto applicarsi in questo caso, l’incertezza giuridica creata e il timore di azioni legali avrebbero spinto l’equipe medica ad agire in questo modo.
“L’assenza di un parere legale formale o di linee guida per le azioni legali lascia famiglie e medici nell’incertezza”, hanno denunciato le tre rappresentanti elette, Nikema Williams, Ayanna Pressley e Sara Jacobs, che hanno presentato una risoluzione sulla questione ieri, pochi giorni dopo la nascita di Chance.