AGI – Giuseppe Conte sarà all’Aja il 24 giugno, in concomitanza con il vertice Nato, per convocare un incontro tra leader progressisti europei. Elly Schlein, invece, sarà ad Amsterdam il 21 giugno per una riunione con Verdi e Socialisti europei. La partita interna al centrosinistra si gioca tutta sul fronte della difesa comune e del riarmo.
Due approcci diversi alla politica estera
Per Conte e il M5s, il no al riarmo è diventato un tema identitario. Schlein, invece, deve mediare tra le diverse anime del Partito Democratico, con i riformisti che difendono il piano Von der Leyen e la sinistra Pd che chiede un cambio di passo. Pina Picierno accusa Conte di populismo, mentre Marco Tarquinio sostiene la necessità di accelerare il cambiamento nel Pd.
La manifestazione del 21 giugno a Roma
Il 21 giugno si terrà una manifestazione a Roma contro il riarmo. Schlein non sarà presente, impegnata ad Amsterdam, e non ha inviato delegazioni ufficiali. Tra i pochi esponenti Pd presenti ci saranno Arturo Scotto, Marco Tarquinio, Cecilia Strada e Sandro Ruotolo. Scotto sottolinea l’importanza di una politica estera comune centrata sui diritti umani.
Il contro-vertice di Conte all’Aja
Conte ha convocato un contro-vertice all’Aja per il 24-25 giugno, in risposta al vertice Nato. Denuncia l’aumento delle spese militari fino al 5% del PIL, che sottrarrebbero risorse a sanità, istruzione e welfare. L’obiettivo è costruire un fronte europeo contro la corsa al riarmo, non contro la Nato in sé, ma contro la sua attuale direzione strategica.
Adesioni internazionali al vertice M5s
All’iniziativa di Conte hanno già aderito: Zoe Konstantopoulou (Grecia), Sumar (Spagna), Partito Comunista Portoghese, Akel (Cipro), Partito del Lavoro del Belgio, Michael McNamara (Irlanda), Rudi Kennes (Belgio), Stacilo (Repubblica Ceca), Partito Socialista Olandese, For Stability (Lettonia), Manon Aubry (Francia), Ana Miranda Paz (Galizia).
