sabato, Giugno 21, 2025
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Nuovo rinvio di sei mesi della sugar tax sulle bevande zuccherate

AGI – Con il voto di oggi in Cdm del Dl Economia salgono a nove i rinvii dell’entrata in vigore della sugar tax, l’imposta sulle bevande edulcoranti. Varata con la manovra per il 2020 dall’allora governo Conte II, l’applicazione viene rimandata ogni volta che si avvicina la scadenza dell’entrata in vigore, tra norme in legge di bilancio, Dl o Milleproroghe.

Questa volta la sugar tax sarebbe scattata a partire dal 1 luglio, ma è stata posticipata al 1 gennaio 2026, almeno per ora. La sugar tax è stata pensata per ridurre il consumo di zuccheri – attraverso una maggiore tassazione delle bevande con edulcoranti – e promuovere abitudini alimentari più sane, in linea con quanto già fatto in altri Paesi Ue.

Nella sua ultima formulazione prevede che produttori e importatori di bevande analcoliche zuccherate debbano pagare un’imposta di consumo di 10 euro per ettolitro sulle bibite che contengono edulcoranti e di 0,25 centesimi per Kg nel caso di prodotti predisposti e utilizzati solo dopo essere stati diluiti. Le relative minori entrate, si legge nella bozza del Dl, sono valutate in 142 milioni di euro per il 2025, 12,7 milioni per il 2027 e 1 milione di euro per l’anno 2028. Il fronte dei contrari però è ampio.

 

A ogni proroga Assobibe – l’Associazione tra gli industriali delle bevande analcoliche – stima che con l’imposizione della sugar tax il comparto potrebbe avere perdite per oltre 2,2 milioni di euro con conseguenze gravi soprattutto per le piccole e medie imprese, messe di fronte a un aggravio di costi – tra i 25.000 e i 90.000 euro – per gli adempimenti necessari al versamento mensile del tributo. E che ci sarebbero 275 milioni di euro di mancato gettito Iva legato alla contrazione del 16% delle vendite nel biennio successivo all’entrata in vigore della norma. Sul fronte politico Forza Italia da sempre si dice contraria al nuovo tributo. Anche la Lega contesta il provvedimento.

 

Negli ultimi 30 anni, stima la Fondazione Veronesi, il consumo di bevande zuccherate nei bambini e adolescenti è cresciuto del 23%, con un andamento speculare alla curva di crescita dell’obesità nella stessa fascia di popolazione. A livello globale i ragazzi ingeriscono il doppio delle bibite dolci rispetto agli adulti e sono loro quelli più esposti al marketing delle aziende. In Italia, il consumo medio di bevande edulcorate artificialmente è di circa 2,2 porzioni a settimana, un dato che si mantiene stabile da circa 20 anni. 

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