AGI – Almeno 22 persone sono morte e 63 sono rimaste ferite in un attentato suicida avvenuto nella chiesa di Sant’Elia, nel quartiere di Dwelaa, a Damasco. Il kamikaze è entrato nel luogo di culto e ha sparato sui fedeli in preghiera prima di farsi esplodere.
Accuse all’Isis e reazione del Patriarcato
Le autorità siriane hanno attribuito immediatamente la responsabilità dell’attacco all’Isis. Il Patriarcato ortodosso di Damasco ha esortato le nuove autorità islamiste siriane ad “assumersi la piena responsabilità” per l’attentato, accusando il governo di non garantire “l’inviolabilità delle chiese e la protezione di tutti i cittadini”.
La posizione della Turchia
Secondo la Turchia, grande sponsor del nuovo presidente Ahmad al Sharaa, si è trattato di un “attacco a tradimento” volto a “seminare il caos” nella società siriana. In un comunicato del ministero degli Esteri turco si legge: “Siamo convinti che il governo e il popolo siriano rimarranno uniti e solidali nella lotta contro le organizzazioni terroristiche”.
Condanna delle Nazioni Unite
Forte la reazione delle Nazioni Unite. L’inviato speciale per la Siria, Geir O. Pedersen, ha espresso “la sua indignazione per questo crimine atroce” e ha chiesto alle autorità siriane di avviare “un’indagine approfondita”.