AGI – La copertura vaccinale salvavita per l’infanzia è in stallo negli ultimi decenni, lasciando milioni di bambini a rischio di malattie mortali. Lo dimostra lo studio condotto da un gruppo di ricercatori guidati da Jonathan Mosser e Emily Haeuser, dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), Università di Washington, pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet.
Analisi della copertura vaccinale tra 1980 e 2023
L’analisi riguarda la copertura vaccinale infantile globale dal 1980 al 2023, esaminando 204 Paesi e territori per undici combinazioni di dosi di vaccino raccomandate dall’Organizzazione mondiale della sanità. Utilizzando fino a 1.085 fonti di dati uniche, inclusi dati di indagini multinazionali e nazionali, lo studio valuta l’impatto a lungo termine della pandemia di Covid-19 sull’immunizzazione di routine e i progressi necessari per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda per l’immunizzazione 2030.
Progressi interrotti dopo il 2010
Tra il 1980 e il 2023, la copertura vaccinale contro malattie come difterite, tetano, pertosse, morbillo, poliomielite e tubercolosi è raddoppiata, con un calo del 75% nel numero di bambini “a dose zero” (mai vaccinati), sceso da 58,8 milioni nel 1980 a 14,7 milioni nel 2019. Tuttavia, dal 2010 i progressi si sono arrestati o invertiti in molti Paesi: la vaccinazione contro il morbillo è diminuita in 100 Paesi su 204 e 21 Paesi ad alto reddito hanno registrato un calo nella copertura per almeno una dose dei vaccini originari dell’EPI (Expanded Programme on Immunization).
La pandemia di Covid-19 ha aggravato la situazione, causando un calo significativo della copertura vaccinale globale a partire dal 2020.
Effetti della pandemia: milioni di bambini non vaccinati
Tra il 2020 e il 2023, circa 15,6 milioni di bambini non hanno ricevuto tutte e tre le dosi del vaccino contro difterite-tetano-pertosse o del vaccino contro il morbillo, con ampie interruzioni soprattutto nell’Africa subsahariana e in Asia meridionale. Si stima che la pandemia abbia causato circa 12,8 milioni di bambini non vaccinati in più a livello globale nel quadriennio 2020-2023.
Disparità regionali e obiettivi al 2030
Le disparità regionali permangono marcate: nel 2023, oltre la metà dei bambini non vaccinati viveva in soli otto Paesi, principalmente nell’Africa subsahariana (53%) e nell’Asia meridionale (13%), con Nigeria, India e Repubblica Democratica del Congo tra i più colpiti.
Le proiezioni indicano che solo il vaccino contro difterite-tetano-pertosse potrebbe raggiungere l’obiettivo del 90% di copertura globale entro il 2030, mentre per altre vaccinazioni la copertura rimarrà inferiore, soprattutto nelle regioni a basso reddito.
Strategie necessarie per evitare una crisi futura
Gli autori sottolineano la necessità di strategie di immunizzazione mirate ed eque, il rafforzamento dell’assistenza sanitaria di base e interventi contro la disinformazione e l’esitazione vaccinale, che rappresentano ostacoli critici al miglioramento della copertura vaccinale.
Inoltre, evidenziano come le stime nazionali possano mascherare sacche locali di bassa copertura, richiedendo una migliore comprensione dei modelli di immunizzazione a livello subnazionale.
Conclusioni: un impegno globale per il 2030
In conclusione, nonostante i progressi senza precedenti degli ultimi 50 anni, la stagnazione e il recente declino nella copertura vaccinale infantile, accentuati dalla pandemia di Covid-19, lasciano milioni di bambini vulnerabili a malattie prevenibili.
Il raggiungimento degli obiettivi globali di immunizzazione per il 2030 richiede un impegno trasformativo e coordinato a livello globale e locale.