AGI – In comune forse hanno solo due elementi: la durata di tre o quattro giorni e la ‘location’ dell’esclusivo sette stelle che si affaccia sul Canal Grande, Aman. Per il resto le due nozze più esclusive vissute da Venezia in poco più di un decennio, quelle tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez e quella tra George Clooney e Amal Alamuddin, non potrebbero essere più diverse: dalle misure di sicurezza al costo, dall’affetto dimostrato dai fan e dai veneziani alla cerimonia fino alla privacy e alle misure di sicurezza. Le nozze del 2014 tra l’attore americano e l’avvocato paladina dei diritti umani erano state quanto mai ‘pop’. Sorrisi, giri in taxi, saluti al pubblico e passerelle a favore di telecamere: il perfetto sogno hollywoodiano calato tra le calli e i canali di Venezia. Tutto l’opposto delle nozze della terza persona più ricca al mondo, all’insegna di riserbo e segretezza e dove per i festeggiamenti si sono scelti luoghi praticamente inaccessibili, con tanto di gazebo e tende scure allestite nei vari pontili per rendere il più discreto possibile lo sbarco degli ospiti.
La cerimonia
Nel caso di Clooney e Amal c’è stata. Breve, civile, in Comune, davanti all’amico Walter Veltroni in fascia tricolore. Nel caso di Bezos e Sanchez invece, semplicemente, non ci sarà nessun “yes, I do” ma solo diversi party all’insegna del divertimento più sfrenato.
Il costo
Le stime in questi casi sempre molto approssimative ma quello del 2014 è stato stimato in 13 milioni di euro. Di fatto, meno della meta’ dei 30 stimati per quello del fondatore di Amazon.
Le proteste
Per George Clooney e Amal Alamuddin si sono visti solo occhi a cuore e fan appostati per ore in attesa di un sorriso o di un cenno di saluto. Tutt’altro clima rispetto alle dure contestazioni di gruppi ambientalisti, centri sociali, comitati di ogni tipo che si stanno registrando in questi giorni a Venezia. Proteste che sembrano non aver sosta e che hanno costretto i promessi sposi a cambiare programmi o ‘location’ già alcune volte.
