AGI – Donne, agenti di cambiamento e innovazione, che hanno saputo affermarsi nelle loro attività, con una leadership femminile riconosciuta, spesso imprimendo svolte decisive nei loro settori professionali. Tra le “Mele d’Oro 2025”, il prestigioso riconoscimento della Fondazione Marisa Bellisario alle “donne che hanno fatto la differenza”, c’è anche Rita Lofano, direttrice responsabile di AGI dal 2023.
La carriera di Rita Lofano
La sua carriera muove i primi passi in Puglia, a TeleNorba per poi farsi strada tra Roma e gli Stati Uniti, dove si distingue per competenza e attenzione nel racconto della grande politica internazionale. Una professionista capace di guidare una realtà nazionale complessa in un settore, quello dell’informazione, travolto da grandi cambiamenti e sempre alle prese con nuove sfide.
Il riconoscimento al Quirinale
Lofano – ricevuta al Quirinale dal Capo dello Stato, con le altre donne che questa sera saranno insignite con la ‘Mela d’Oro’ nel corso di una cerimonia al parco archeologico del Colosseo – fa parte di quel “panorama di eccellenza, di grande livello” ringraziato a più riprese da Mattarella. Di fronte a noi, sottolinea il Capo dello Stato, “abbiamo donne di straordinario valore”, che sono “esempi costanti per tutte le altre”.
Il Presidente Mattarella ha incontrato le vincitrici della 37ª edizione del Premio Marisa Bellisario pic.twitter.com/kIdzFE1JUu
— Quirinale (@Quirinale) June 27, 2025
Le altre premiate 2025
Gianni Letta, in veste di presidente della commissione esaminatrice del Premio, sottolinea con soddisfazione come la 37esima edizione del Premio ha visto “competere tantissime candidate per ciascuna categoria, tutte meritevoli”. È stato molto difficile scegliere, ammette l’ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio.
Intanto le premiate 2025, riunite nella Sala degli Specchi del Quirinale – sotto i riflettori delle tv nazionali – sono chiamate a presentarsi. In molti casi la loro fama non ne avrebbe bisogno: con Rita Lofano, ci sono:
- Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo
- Claudia Gerini, volto noto del cinema italiano
- Alice D’Amato, oro olimpico della ginnastica
- Daria Perrotta, prima donna alla guida della Ragioneria generale dello Stato
- Elena Moglia, fondatrice e CEO di MyLime, startup blockchain
- Laura Bertulessi, fondatrice di Italtrans, premiata per l’imprenditoria
- Maria Luisa Gota, AD di Eurizon e prima donna alla guida di Assogestioni
Premi speciali e messaggi forti
Infine i Premi Speciali, quest’anno attribuiti a:
- Arianna Alessi, vicepresidente OTB Foundation
- Suor Anna Monia Alfieri, legale rappresentante dell’Istituto di Cultura e di Lingue Marcelline, già Ambrogino d’Oro, nota per la sua crociata per il pluralismo educativo e la libertà di scelta
Il valore della verità e della voce femminile
Rivolgendosi alle eccellenze femminili è proprio Letta a rammentare un adagio a lui caro: “le donne arrivano all’eccellenza in ciascun’arte di cui hanno cura”. Ricordando l’“arte” in cui si è distinta – il racconto dei fatti – Rita Lofano ricorda allora che la “parità di genere è anche una questione di verità”. “Sono una giornalista – dice – e, dal punto di vista dell’informazione, posso dire che senza il punto di vista delle donne manca metà della verità”.
Parole che ricordano che alle donne spesso non serve urlare ma dare voce al vero, cioè all’altra metà del mondo che ancora non riesce a farsi sentire. In fondo, come ci ricorda l’attivista pakistana Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice del Nobel per la pace, “non possiamo avere successo quando metà di noi rimane indietro”.