sabato, Giugno 28, 2025
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Covid-19, l’OMS lascia aperte tutte le ipotesi sulle origini

AGI – Tutte le ipotesi sull’inizio della pandemia di Covid-19 rimangono aperte. Lo ha dichiarato l’Organizzazione mondiale della sanità, a conclusione di un’indagine quadriennale ostacolata dall’omissione di informazioni cruciali. Le origini della catastrofe che secondo l’Oms è costata la vita a circa 20 milioni di persone, ha distrutto economie, paralizzato i sistemi sanitari e sconvolto la vita delle persone restano un mistero.

Le prime indagini e le ipotesi sul virus

I primi casi sono stati rilevati a Wuhan, in Cina, alla fine del 2019, e comprendere l’origine del virus SARS-CoV-2 è fondamentale per prevenire future pandemie. Ma “allo stato attuale, tutte le ipotesi devono rimanere sul tavolo, comprese quelle relative allo spillover zoonotico e alla fuga dai laboratori“, ha dichiarato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Un primo rapporto congiunto Oms-Cina del marzo 2021 concluse che il virus molto probabilmente era passato dai pipistrelli all’uomo tramite un ospite intermedio. Fu ritenuta “estremamente improbabile” una fuga dai laboratori di virologia di Wuhan, noti per le loro ricerche sui coronavirus. Tuttavia, quell’indagine è stata duramente criticata per la mancanza di trasparenza e accesso ai dati e per non aver valutato seriamente la teoria della fuga.

Il nuovo rapporto del gruppo SAGO

Tedros ha avviato un’altra indagine, istituendo il Gruppo consultivo scientifico per le origini dei nuovi patogeni (SAGO), composto da 27 esperti internazionali, nel luglio 2021. Il loro rapporto di 78 pagine è stato pubblicato oggi e affermava che il peso delle prove disponibili suggerisce una diffusione del virus dagli animali, sia direttamente dai pipistrelli, sia tramite un ospite intermedio. Tuttavia, non è stato possibile stabilire con certezza dove e quando ciò sia avvenuto, né se il mercato di Wuhan sia stato il luogo in cui il virus si è inizialmente trasmesso all’uomo. Detto questo, il mercato “sembra essere il luogo di amplificazione dell’infezione negli esseri umani”, portando a una trasmissione diffusa e “mancano prove di infezioni o casi diffusi in altri Paesi prima di dicembre 2019”.

Ipotesi ancora da verificare

Sebbene la teoria dello spillover sia quella meglio supportata dalle prove attualmente disponibili, “finché non saranno soddisfatte ulteriori richieste di informazioni o non saranno disponibili ulteriori dati scientifici, le origini del SARS-CoV-2 e il modo in cui è entrato nella popolazione umana rimarranno misteriose”, ha dichiarato la presidente del SAGO, Marietjie Venter. Le teorie sulla fuga dai laboratori “non possono essere indagate o escluse”, ha affermato, perché molte delle informazioni necessarie non sono state rese disponibili. Gli esperti hanno richiesto informazioni non pubblicate ad altri Paesi, in particolare Germania e Stati Uniti, ma senza successo.

Dimissioni e mancanza di trasparenza

All’inizio di questa settimana, un membro del SAGO si è dimesso e altri tre hanno chiesto che i loro nomi venissero rimossi dal rapporto. “Negli ultimi cinque anni abbiamo imparato molto sul Covid-19, ma c’è una domanda cruciale sulla pandemia a cui non abbiamo ancora risposto: come è iniziata“, ha detto Tedros. “Nonostante le nostre ripetute richieste, la Cina non ha fornito centinaia di sequenze virali di individui affetti da Covid-19 all’inizio della pandemia, né informazioni più dettagliate sugli animali venduti nei mercati di Wuhan, né informazioni sul lavoro svolto e sulle condizioni di biosicurezza nei laboratori di Wuhan“.

Un imperativo morale

L’Oms ha richiesto l’accesso ai rapporti di intelligence dei governi di tutto il mondo sulle origini del Covid. L’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ufficialmente abbracciato la teoria della fuga dai laboratori ma per Tedros scoprire come è iniziata è un imperativo morale, dovuto a quanti hanno perso la vita e per

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