AGI – Nel 2024 in Italia sono state più di 21,5 milioni le persone che hanno praticato uno o più sport nel tempo libero, il 37,5% della popolazione al di sopra dei tre anni. Di queste il 28,7% ha praticato uno sport con continuità e l’8,7% saltuariamente, riferisce l’Istat in uno studio sulla pratica sportiva in Italia.
Attività fisica e sedentarietà
Anche tra chi non pratica sport c’è stato un 29,7% (poco più di 17 milioni di persone) che ha svolto regolarmente qualche forma di attività fisica, all’aperto o al chiuso, e la percentuale di sedentari è calata dal 35% del 2023 al 32,8% nel 2024.
Crescita storica e disuguaglianze
“Dal 1960 a oggi la pratica sportiva in Italia è cresciuta in modo costante, passando da una quota marginale a un fenomeno che oggi coinvolge il 28,7% della popolazione, ma restano disuguaglianze e sfide importanti“, ha sottolineato il presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, aprendo la conferenza sullo stato dello sport nel Paese, svoltasi nella sala conferenze del Palazzo delle Piscine del Coni.
Sport organizzato e non
Secondo i dati diffusi, gli sportivi tesserati sono circa 6,5 milioni, ma considerando anche chi pratica attività fisica in modo non organizzato – come camminate, ginnastica a casa o yoga – i praticanti superano i 17 milioni.
Allenatori e fasce d’età
Il 45,6% degli sportivi è seguito da un allenatore o istruttore in presenza o da remoto (55,2% donne e 38,2% uomini); tale quota diminuisce al crescere dell’età passando da oltre il 78% fra i 3 e i 14 anni a meno di un terzo dai 45 anni in poi.
Sport più praticati
La graduatoria degli sport praticati vede in cima il gruppo che include ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica: lo pratica circa un terzo degli sportivi (33,1%, pari a 7 milioni 133 mila persone). Seguono il calcio (20,3%, 4 milioni 327 mila persone), gli sport acquatici e subacquei (18,7%), atletica leggera, footing e jogging (18,3%), sport invernali (11,3%), sport ciclistici (10,7%), sport con palla e racchetta (8,5%), padel (2,9%), arti marziali (5,8%), pallacanestro (4,9%), danza e ballo (7,8%) e pallavolo (5,8%).
Partecipazione per età
L’analisi per fasce d’età mostra un picco tra gli 11 e i 14 anni (oltre il 75% di pratica sportiva), mentre tra i 65 e i 74 anni la quota è cresciuta dal 5,3% del 1995 al 23% nel 2024. Anche tra gli over 75 si registra un aumento: dall’1,4% a quasi l’8%.
Differenze territoriali e sociali
Dal punto di vista territoriale, regioni come Lazio (+17 punti) e Liguria (+14) hanno visto un incremento netto, mentre Toscana, Marche e Veneto hanno registrato crescite intorno ai 12 punti. Restano però marcate differenze tra Nord e Sud. Il titolo di studio si conferma un fattore discriminante: chi ha un’istruzione più alta pratica sport con maggiore continuità.
Tecnologia e nuove modalità
Il 20% della popolazione svolge attività fisica a casa, spesso utilizzando app, social e piattaforme online: tra i 18 e i 27 anni, quasi un giovane su quattro si allena con il supporto di tecnologie digitali, con una leggera prevalenza femminile.
Sedentarietà e salute
Nonostante i progressi, la sedentarietà resta un problema: circa un terzo della popolazione italiana (33%) non pratica alcuna attività fisica. Le principali ragioni sono la mancanza di tempo (35%), la perdita di interesse e i problemi legati all’età. Solo il 4% cita la mancanza di impianti o orari scomodi. Preoccupa la crescita dell’obesità: dall’8,5% di inizio anni 2000 si è arrivati a quasi il 12% attuale, con un peggioramento durante la pandemia, soprattutto tra le fasce più fragili.