AGI – Tra il 2021 e il 2023, lo svapo di delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), cannabidiolo (CBD) e cannabinoidi sintetici (SC) è stato significativamente più elevato tra gli adolescenti, che potrebbero riscontrare problemi di salute legati a queste sostanze. Questo allarmante risultato emerge da uno studio pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine, condotto dagli scienziati dell’Università del Queensland.
Un’indagine su quasi 70.000 studenti
Il team, guidato da Jack Chung, ha analizzato le tendenze allo svapo di sostanze diverse dalla nicotina, una pratica sempre più popolare tra i giovani. Gli scienziati hanno utilizzato i dati del National Youth Tobacco Survey per il 2021, 2022 e 2023, considerando un campione di 69.899 studenti delle scuole medie e superiori statunitensi.
THC in aumento, SC in crescita costante
“Abbiamo riscontrato un aumento significativo dello svapo di THC, CBD e SC – afferma Chung – il THC ha raggiunto il picco nel 2022, mentre l’uso di SC ha continuato ad aumentare. I dati mostrano anche una maggiore prevalenza di queste abitudini tra le donne“.
Dati 2023: THC al 7,4% tra gli adolescenti
Secondo le stime, nel 2023, il 7,4% degli adolescenti statunitensi svapava THC, mentre il 2,9% assumeva CBD e l’1,8% SC. Gli individui che svapano cannabis erano più frequentemente associati a problemi di salute mentale rispetto a chi utilizzava sigarette a base di erbe o fiori secchi.
Mercati illeciti e rischi per la salute
“Tali tendenze sono particolarmente allarmanti – sostiene Chung – dato che queste sostanze, specialmente i cannabinoidi sintetici, sono spesso accessibili attraverso mercati illeciti non regolamentati, dove non esistono standard di sicurezza o controlli di qualità. Il nostro lavoro solleva serie preoccupazioni sui potenziali rischi per la salute e sottolinea l’urgente necessità di interventi mirati di sanità pubblica e di una supervisione normativa“.
Educazione e prevenzione: una priorità
“Sappiamo ancora molto poco sugli effetti a lungo termine dello svapo di cannabis – conclude Gary CK Chan, collega e coautore – il che rende ancora più importante condurre ulteriori approfondimenti. L’uso di sostanze tra gli adolescenti nasce spesso dal desiderio di accettazione sociale e dall’influenza dei coetanei, e i ragazzi sono esposti anche a piattaforme che esaltano gli effetti di questi prodotti. Speriamo che il nostro lavoro aumenti la consapevolezza e destini risorse per la salute pubblica a una migliore psicoeducazione e a interventi di riduzione del danno per proteggere le giovani generazioni“.