martedì, Luglio 8, 2025
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Trump, nuova proroga dei dazi per 15 Paesi. Giappone e Corea del Sud al 25%

AGI – Trump l’aveva anticipato ed è stato di parola. A partire dalle 18 (ora italiana) sono state inviate lettere per comunicare l’introduzione di dazi nei confronti di una quindicina di Paesi.

Inizialmente, l’entrata in vigore dei dazi era prevista per il 9 luglio, ma la scadenza è stata posticipata al 1° agosto

Gli Stati Uniti hanno inviato a Giappone e Corea del Sud le prime due lettere in cui annunciano la decisione della Casa Bianca di imporre dall’1 agosto dazi al 25 per cento sulle importazioni da questi Paesi. E le lettere verranno pubblicate sul social Truth. Lo ha detto la portavoce, Karoline Leavitt, senza specificare se i dazi riguarderanno tutti i prodotti.

 

 

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha reso noto nuovi dazi, in vigore dal primo agosto 2025: al Sudafrica 30%; al Kazakistan 25%; alla Malaysia 25%; al Laos 40%; al Myanmar 40%.

Dazi in vigore dal 1° agosto

In due comunicazioni quasi identiche, Trump ha dichiarato che i nuovi dazi entreranno in vigore il 1° agosto, poiché le relazioni commerciali con entrambi i Paesi sono ancora “sfortunatamente lontane dall’essere reciproche”.

Nel caso della Corea del Sud si tratta della stessa aliquota annunciata in aprile, mentre per il Giappone si sale leggermente rispetto al 24% inizialmente previsto.

Un “cambio di tono” nei negoziati

Trump aveva già imposto dazi del 10% alla maggior parte dei partner commerciali in aprile, minacciando tariffe più alte per alcune economie, come l’Unione Europea. Tuttavia, dopo le ripercussioni economiche, aveva annunciato una pausa, confidando nella possibilità di chiudere accordi a breve.

“Avremo diversi annunci nelle prossime 48 ore”, ha dichiarato il segretario al Tesoro Scott Bessent in un’intervista a CNBC.

“Molti interlocutori hanno cambiato tono nei negoziati. Il mio inbox era pieno di nuove offerte e proposte“, ha aggiunto Bessent.

Nelle lettere, il presidente ricorda ai Paesi la tariffa applicabile ai loro prodotti, a meno che non scelgano di “tornare al tavolo delle trattative“.

Accordi conclusi e tensioni con i BRICS

Finora Trump ha concluso accordi commerciali solo con Regno Unito e Vietnam. Bessent prevede un incontro con il suo omologo cinese nelle prossime due settimane. Stati Uniti e Cina hanno concordato di ridurre i dazi reciproci entro metà agosto, con trattative in corso a Ginevra e Londra.

La Commissione Europea ha comunicato che la presidente Ursula von der Leyen ha avuto domenica un “buono scambio” con Trump sul tema del commercio.

Ma il presidente USA ha minacciato un dazio supplementare del 10% ai Paesi che si allineano con i BRICS, dopo che il blocco ha espresso “seria preoccupazione” per le misure unilaterali che distorcono il commercio mondiale.

Lo scontro con Lula e il vertice dei BRICS

Trump ha definito i BRICS — formati da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, e ora allargati a undici Paesi — come un blocco “antiamericano”.

Le sue dichiarazioni sono state subito respinte dal presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, il cui Paese ospita il vertice dei BRICS.

Non vogliamo un imperatore“, ha dichiarato Lula in conferenza stampa. “Se lui pensa di poter imporre dazi, anche gli altri Paesi possono farlo. Esiste la legge della reciprocità“, ha avvertito.

 

 

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