AGI – Rilevato un preoccupante aumento globale dei tumori gastrointestinali a esordio precoce negli Stati Uniti, in particolare del cancro del colon-retto, che sta crescendo drasticamente soprattutto tra gli adulti sotto i 50 anni. Lo rivela uno studio della Oxford University Press, pubblicato sulla rivista BJS. Negli Stati Uniti, mentre l’incidenza complessiva del cancro colorettale è diminuita dal 1985 al 2018, quella dei tumori a insorgenza precoce è aumentata significativamente dalla metà degli anni ’90, con un rischio doppio per i nati nel 1990 rispetto a quelli nati nel 1950.
L’aumento è particolarmente marcato nei paesi ad alto reddito e riguarda tutte le fasce di età giovani, con incrementi percentuali significativi tra i 15 e i 49 anni. Questo tipo di tumore è ormai la principale causa di morte per cancro negli uomini sotto i 50 anni e la seconda nelle donne della stessa fascia d’età negli USA.
Inoltre, la malattia colpisce in modo sproporzionato gruppi etnici come nativi americani, ispanici, afroamericani e asiatici, con diagnosi spesso più tardive e in stadi avanzati. I fattori di rischio associati all’aumento includono obesità (soprattutto infantile e adolescenziale), dieta occidentale ricca di alimenti processati, steatosi epatica non alcolica, fumo e consumo di alcol.
L’obesità infantile, in particolare, è in crescita e contribuisce in modo significativo all’incremento dei tumori gastrointestinali precoci. Uno studio su 85.256 donne ha mostrato che un BMI superiore a 30 quasi raddoppia il rischio di cancro colorettale precoce. Altri elementi emergenti riguardano la possibile influenza del microbioma intestinale e mutazioni specifiche, come quelle indotte dalla colibactina prodotta da alcuni ceppi di Escherichia coli, che sono più frequenti nei tumori a insorgenza precoce e potrebbero contribuire all’aumento osservato.
Le difficoltà diagnostiche sono rilevanti: i tumori in giovani pazienti spesso vengono scoperti in ritardo perché né medici né pazienti sospettano la presenza di cancro. Questo porta a diagnosi in stadi più avanzati e a trattamenti più aggressivi, che pero’ non sempre migliorano la sopravvivenza.
Inoltre, i giovani pazienti affrontano sfide specifiche legate a impatti psicologici, sociali e finanziari, come problemi di fertilità non adeguatamente discussi con i medici, ansia, depressione e difficoltà nella qualità della vita. In sintesi, l’aumento dei tumori gastrointestinali a esordio precoce è un fenomeno complesso e multifattoriale, probabilmente legato a cambiamenti nello stile di vita, fattori ambientali, alterazioni biologiche come l‘invecchiamento accelerato e mutazioni genotossiche. Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno le cause e sviluppare strategie di prevenzione, screening e trattamento più efficaci, soprattutto per le fasce di popolazione più giovani.