AGI – Aquileia è un pezzo di Antica Roma in Friuli, ad appena 10 chilometri dalle spiagge di Grado: la città, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, ospita mosaici pavimentali tra i più estesi e meglio conservati al mondo ed è un autentico museo a cielo aperto che racconta di quando fu colonia dell’Impero Romano e centro di diffusione del Cristianesimo. In questa terra di frontiera, crocevia e punto d’incontro fra popoli, culture e religioni, si cammina letteralmente nella Storia.
E una passeggiata nella Storia è il Museo archeologico nazionale, ospitato dal 1882 nella villa neoclassica Cassis Faraone per una felice scelta dell’impero austro-ungarico e dal 2016 oggetto di un rinnovamento sotto la supervisione dell’architetto Giovanni Tortelli.
Ora ci sono due motivi in più per visitare il Museo, che si trova a due passi dalla splendida Basilica: anzitutto l’ultima ‘new entry’, i bellissimi mosaici restaurati che erano stati staccati da varie zone della città e trasferiti nella ‘mosaicoteca’ degli anni ’50, nelle Gallerie lapidarie. Si tratta di tre pavimenti musivi, uno proveniente dalle Grandi Terme del IV secolo d.C. di fondazione costantiniana, in corso di scavo dall’Università di Udine; gli altri due da contesti di domus della città.
Splendidi per bellezza e stato di conservazione sono i mosaici con busti di atleti provenienti dallo scavo delle Grandi terme. Le tre porzioni di pavimento musivo sono state montate su pannelli scorrevoli, a fungere da quinta per chi entra nella sala e, al contempo, da chiusura per le scaffalature retrostanti, dedicate ai materiali lapidei.
Imperdibili sono anche i nuovi spazi inaugurati a novembre in cui sono confluiti più di 5mila reperti degli sterminati depositi fra iscrizioni, altari votivi, monumenti funerari, sculture e rilievi. Questi sei ambienti comunicanti fra loro per un totale di più di 500 metri quadri sono “un nuovo spazio di educazione, piacere, riflessione e condivisione della conoscenza”, spiega Marta Novello, direttrice del museo dal 2015, “seguendo quelli che sono i più attuali percorsi di ricerca dei musei a livello internazionale”.
Le strutture espositive nei ‘Grandi magazzini’, costruiti negli anni ’50 nel caratteristico sistema di gallerie porticate, sono state progettate dallo Studio Modland e valorizzano reperti fra loro eterogenei per materiale, peso e dimensioni. Il visitatore è invitato a porre domande e a suggerire nuove interpretazioni e le didascalie stesse sono pensate in forma interrogativa.
Tutti i reperti sono corredati di schede descrittive che è possibile leggere attraverso i Qr e il percorso di visita si conclude in un’aula didattica con l’esposizione di un inusuale bestiario in pietra composto da animali e creature fantastiche. Gli spazi sono visitabili dal martedì al venerdì dalle 14.15 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 19.