AGI – In Gran Bretagna un gruppo di estrema destra si sta opponendo alla restituzione di alcuni marmi alla Grecia. A sostenere la battaglia ci sarebbe anche l’ex premier britannica Liza Truss che avrebbe sottoscritto la lettera con cui si minacciano azioni legali contro presunti piani “occulti” di restituzione dei marmi del Partenone.
A darne notizia è The Guardian che riporta che la lettera, visionata da Sky News è stata inviata presumibilmente a Keir Starmer, alla ministra della cultura Lisa Nandy e ai membri del consiglio del British Museum, è stata organizzata dal gruppo di campagna di destra Great British Pac, guidato dall’attivista conservatrice Claire Bullivant e dall’ex co-leader del partito Reform, Ben Habib. Great British Pac si ispira ai comitati di azione politica statunitensi, che utilizzano donazioni per finanziare campagne a favore o contro candidati e politiche.
Dan Hicks, professore di archeologia contemporanea all’Università di Oxford, ha commentato: “I prestiti internazionali sono da oltre un secolo una pratica normale nelle esposizioni museali. Per esempio, il British Museum riceverà un prestito di prestigio dalla Francia il prossimo anno, quando sarà esposto l’arazzo di Bayeux. Molti si chiederanno perché i musei nazionali britannici continuino a non poter restituire in modo permanente oggetti culturali sottratti, come invece fanno altri musei del Regno Unito” e “alcuni, me compreso, si chiedono perché direttori e membri dei consigli dei musei nazionali non invocano una modifica delle antiquate leggi degli anni’60. Mettere in dubbio la legalità di un prestito verso una nazione dell’UE sarebbe davvero strano”.
Christos Tsirogiannis, a capo della ricerca sul traffico illecito di beni culturali per la cattedra Unesco dell’Università Ionia di Corfù, ha dichiarato: “È assolutamente inaccettabile che l’opinione pubblica di entrambi i paesi non conosca i contenuti delle trattative, ma già anni fa la stampa britannica ha riportato che la maggioranza del pubblico britannico sostiene la restituzione totale e permanente dei marmi del Partenone alla Grecia”.
“Di fatto, questa lettera danneggia gli interessi del popolo e dello Stato britannico, compromettendo i rapporti tra due alleati storici, legati da amicizia e sangue attraverso due guerre mondiali. Entrambi i governi – non solo i fiduciari del British Museum – hanno pari responsabilità nel raggiungere una soluzione giusta dal punto di vista storico.”
