sabato, Luglio 12, 2025
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Sinner batte Djokovic e sfiderà Alcaraz nella finale di Wimbledon

AGI – Jannik Sinner travolge uno spento (e forse dolorante) Novak Djokovic e raggiunge per la prima volta la finale a Wimbledon. In un’ora e 55 minuti di gioco il n.1 del mondo ha battuto 6-3 6-3 6-4 il serbo. Senza storia i primi due set, nel terzo Djokovic ha fatto un break e ha avuto anche una palla del 4-0.  Poi Sinner è risalito in cattedra e ha chiuso 6-4. È il secondo italiano a raggiunge la finale nel torneo londinese (dopo Berrettini) e il primo a battere Djokovic a Wimbledon.  Il 23enne cercherà vendetta per la dolorosa sconfitta subita nella finale epica del Roland Garros, un mesetto fa, dove ha sprecato tre match point. La sconfitta sul Campo Centrale significa che Djokovic, sette volte campione, dovrà aspettare un’altra occasione per tentare di conquistare il record di 25 titoli del Grande Slam, dopo aver fallito nel tentativo di eguagliare il record di otto vittorie a Wimbledon detenuto da Roger Federer. È la prima volta che Djokovic non raggiunge la finale di Wimbledon dal 2017.

“È incredibile, non ci credo. Non mi sarei mai immaginato da piccolo di giocare questa finale, ma so quanto lavoro ci mettiamo. Oggi ho servito bene, mi sono sentito alla grande sul campo. Credo che alla fine dei terzo set non stesse bene. Ho cerato di giocare la meglio soprattutto nei punti importanti”. Questa l’analisi, a caldo, del tennista altoatesino, al termine della semifinale.

Dal 1995 solo 5 giocatori hanno fatto l’infilata di cinque finali slam di fila: Federer, Nadal, Djokovic, Murray e ora Sinner. “Sono in buona compagnia”, ride il numero uno del mondo. Poi, parlando della sua crescita su questa superficie, aggiunge: “Vedremo cosa succederà in finale. È un risultato incredibile, mostra che sto crescendo come giocatore su tutte le superfici – dice – per me è importante continuare a lavorare. Cinque anni fa non sapevo come muovermi sull’erba mentre ora va molto meglio. È importante aver ottenuto questi risultati ma è importante continuare a lavorare”, prosegue.

Inevitabile la domanda sulla sfida che si rinnova contro Alcaraz dopo il match sulla terra rossa parigina “Vista l’ultima finale non si sa cosa succederà – commenta – e’ un grande onore condividere con Carlos il campo. Cerchiamo di spingerci l’un l’altro al limite. È un giocatore di riferimento per me. Non so se riusciremo a fare di meglio (della finale di Parigi, ndr), non so se sarà possibile ma speriamo che sia una bella partita”, conclude.

 

 

 

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