domenica, Luglio 13, 2025
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Pizzorno: il servizio chiave per Sinner nella finale

AGI – “Domani sul centrale di Wimbledon per Sinner saranno importanti la qualità e la continuità del servizio. Gli permetterebbero di andare a comandare, impedendo ad Alcaraz di trovare delle variazioni, dei varchi per imporre il suo talento, come è successo nella finale del Roland Garros”.

Il contributo di Danilo Pizzorno

Lo dice all’AGI Danilo Pizzorno, il re della videoanalisi, allenatore e oggi coach di Ljudmila Samsonova, giunta ai quarti di Wimbledon. Pizzorno ha sviluppato la videoanalisi come strumento prezioso nell’allenamento dei campioni, seguendo Sinner dai 14 ai 17 anni a Bordighera con Riccardo Piatti.

L’approccio di Jannik fin da giovanissimo

“Era un ragazzino che pensava al tennis dalla mattina alla sera. Ripeteva i movimenti perfezionati anche fuori dal campo. Una volta, a casa mia, si allenava da solo in camera al mattino presto”.

Grazie alla videoanalisi, hanno lavorato molto sul servizio, con grande soddisfazione di Jannik, abituato a rivedere i video sin da quando sciava. “Lavoravamo sulla stabilità, aveva gambe lunghe ma pochi muscoli. Abbiamo perfezionato la spinta verso l’alto introducendo il foot-up”.

La tecnica del foot-up è stata adottata da Sinner in modo alternato, ritornando al foot-back e poi ripristinandola. “Era utile in base alla fase di crescita, ha mantenuto la tecnica anche in tempi recenti”.

Rovescio precoce e ottimizzazione del dritto

Per il rovescio, Pizzorno evidenzia il timing naturale di Jannik, mentre per il dritto la videoanalisi è stata fondamentale: “All’inizio fermava il movimento, poi apriva troppo presto, finché ha trovato il timing giusto”.

Pizzorno auspica che nella finale di Wimbledon Sinner mantenga la continuità del servizio come contro Djokovic: “Il servizio è stata l’arma che ha permesso a Jan di togliere tempo e fiato all’avversario”. “Se la prima palla non entra, Alcaraz ne approfitterà, ha la qualità di sfruttare ogni varco, come visto al Roland Garros”.

Quanto inciderà il ricordo della sconfitta? “Per niente. Sinner trasforma ogni sconfitta, anche la più cocente, in una sfida per migliorarsi, non in una fonte di frustrazione”.

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