AGI – L’Unione europea conferma la sua linea nei negoziati commerciali con il presidente americano, Donald Trump, anche dopo l’annuncio del 30% di dazi dal primo agosto: sfruttare ogni finestra d’opportunità per arrivare a un’intesa accettabile e nel frattempo preparare le contromisure per l’eventuale fallimento. Lo ha chiarito la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che oggi al Palazzo Berlaymont ha ricevuto il presidente indonesiano, Prabowo Subianto, per siglare l’intesa di accordo di libero scambio.
“Gli Stati Uniti ci hanno inviato una lettera con misure che entreranno in vigore in assenza di una soluzione negoziata. Pertanto, estenderemo anche la sospensione delle nostre contromisure fino all’inizio di agosto e, allo stesso tempo, continueremo a preparare ulteriori contromisure per essere pienamente preparati”, ha spiegato.
Ed è quello che è successo alla riunione straordinaria degli ambasciatori Ue. Via libera alla sospensione del primo pacchetto di controdazi da 21 miliardi di euro, che sarebbe entrato in vigore martedì da mezzanotte, ma – allo stesso tempo già domani verrà esaminato dagli Stati il secondo pacchetto, che vale circa 70 miliardi di euro.
“Quindi, nessuna ritorsione immediata, ma entrambi i pacchetti saranno pronti per essere utilizzati all’inizio di agosto, se i negoziati non produrranno un risultato accettabile”, ha spiegato all’AGI una fonte diplomatica europea. Nella lista delle contromisure non rientra ancora lo strumento anticoercizione, che è stato chiesto ad esempio dalla Francia. “Lo Strumento anticoercizione è stato creato per situazioni straordinarie. Non siamo ancora arrivati a quel punto”, ha evidenziato ancora von der Leyen.
“Ora è il momento dei negoziati, ma questo dimostra anche che siamo preparati a tutti gli eventuali scenari”, ha aggiunto. È quello che ha definito un “approccio a doppio binario”: “Siamo sempre stati molto chiari nel dire che preferiamo una soluzione negoziata. Questo rimane valido e utilizzeremo il tempo che abbiamo fino al primo agosto. Sul secondo binario, fin dall’inizio, abbiamo lavorato e ora siamo pronti a rispondere con contromisure. Ci siamo preparati e possiamo rispondere con contromisure se necessario”.
Per gli Stati Ue la lettera di Trump fa parte di “tattiche negoziali irregolari e imprevedibili volte ad aumentare la pressione sui partner commerciali”. L’Ue, a maggior ragione, guarda ora ad altri mercati. Ed è il messaggio che è arrivato anche dagli ambasciatori. Non solo “una spinta crescente verso la diversificazione degli scambi commerciali” ma anche un “coordinamento sempre maggiore con gli altri partner commerciali in risposta alle iniziative di Trump”.
Tuttavia c’è chi vorrebbe vedere l’Ue esercitare più forza in questo difficile negoziato. Per il gruppo dei socialisti al Parlamento europeo, ad esempio, la proroga della sospensione delle contromisure “non è la strada giusta e desta preoccupazione”. Preferirebbero, in sostanza, continuare a negoziare attuando pero’ le contromisure.