martedì, Luglio 15, 2025
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Minacce a Saviano e Capacchione, confermata in appello condanna al boss Bidognetti

AGI – La Corte d’appello di Roma ha confermato la condanna per il boss del clan dei Casalesi Francesco Bidognetti a un anno e sei mesi e per l’avvocato Michele Santonastaso a un anno e due mesi in relazione alle minacce rivolte in aula durante il processo di appello ‘Spartacus’ a Napoli, nel 2008, alla giornalista Rosaria Capacchione e allo scrittore Roberto Saviano.

 

Le condanne, in primo grado, erano state emesse, il 24 maggio 2021, dai giudici della quarta sezione penale del tribunale di Roma. “Mi hanno rubato la vita”, ha commentato Saviano dopo la sentenza.

 

“Sedici anni di processo non sono una vittoria per nessuno ma ho la dimostrazione che la camorra in un’aula di tribunale, pubblicamente ha dato la sua interpretazione: che è l’informazione a mettergli paura. Ora abbiamo la prova ufficiale in questo secondo grado che dei boss con i loro avvocati firmarono un appello dove – ha affermato Saviano – misero nel mirino chi raccontava il potere criminale. E non attaccarono la politica ma il giornalismo insinuando che avrebbero ritenuto i giornalisti, e fu fatto il mio nome e quello di Rosaria Capacchione, i responsabili delle loro condanne. Non era mai successo in un’aula del tribunale, in nessuna parte del mondo”.

 

“Questa sentenza è un punto fermo. Sono diciassette anni e mezzo di vita passati a pensare a quel documento letto in aula, al significato, alle ripercussioni – ha detto da parte sua Capacchione – e’ un pezzo di vita, un pezzo di vita importante che ha condizionato l’esistenza professionale”. 

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