AGI – Secondo tre fonti a conoscenza dei colloqui, il Segretario di Stato Usa Marco Rubio e i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito hanno concordato, in una telefonata tenutasi ieri, di stabilire la fine di agosto come scadenza di fatto per raggiungere un accordo sul nucleare con l’Iran. Lo scrive Axios.
Minaccia dello snapback
Se non si raggiungerà un accordo entro tale scadenza, le tre potenze europee intendono attivare il meccanismo “snapback”, che reimposterà automaticamente tutte le sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite revocate in base all’accordo con l’Iran del 2015. Il processo di attivazione dello snapback dura 30 giorni e gli europei vogliono concluderlo prima che la Russia assuma la presidenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in ottobre.
Strumento di pressione o fallimento diplomatico?
I funzionari statunitensi ed europei considerano lo snapback sia uno strumento di negoziazione per fare pressione su Teheran, sia una soluzione di ripiego in caso di fallimento della diplomazia. Ma gli iraniani sostengono che non vi è alcuna base giuridica per reimporre le sanzioni e, in risposta, hanno minacciato di ritirarsi dal Trattato di non proliferazione nucleare.