martedì, Luglio 22, 2025
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Naufragio di Cutro, sei militari a processo dal 14 gennaio. Salvini: “Vergogna”

AGI – Compariranno il prossimo 14 gennaio davanti ai giudici del Tribunale di Crotone i sei militari italiani, quattro della Guardia di Finanza e due della Guardia Costiera, accusati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo nel secondo troncone di indagine sul naufragio del caicco Summer Love, avvenuto il 26 febbraio 2023 davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro, nel crotonese, che ha provocato 94 vittime, tra cui 35 minori, e un numero imprecisato di dispersi.

Rinvio a giudizio per sei ufficiali

Il giudice dell’udienza preliminare Elisa Marchetto ha accolto la richiesta del sostituto procuratore della Repubblica di Crotone Pasquale Festa e ha disposto il rinvio a giudizio per tutti e sei gli indagati. Si tratta di:

  • Giuseppe Grillo (56 anni), capo turno della sala operativa del Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia
  • Alberto Lippolis (50), comandante del Roan di Vibo Valentia
  • Antonino Lopresti (51), ufficiale in comando tattico della Guardia di Finanza
  • Nicolino Vardaro (52), comandante del Gruppo aeronavale di Taranto
  • Francesca Perfido (40), ufficiale della Guardia Costiera in servizio presso l’Imrcc di Roma
  • Nicola Nania (51), in servizio alla Capitaneria di porto di Reggio Calabria nella notte del naufragio

Le accuse: negligenze e mancanza di coordinamento

Dalle indagini sarebbe emersa una catena di negligenze e sottovalutazioni, aggravata da carenze strumentali e inefficienze operative. Fondamentale, secondo gli inquirenti, è stata anche la mancanza di coordinamento tra Guardia di Finanza e Guardia Costiera. Le autorità si sarebbero attenute rigidamente alla distinzione tra intervento di polizia e intervento di soccorso, non attivando tempestivamente nessuna delle due azioni, violando così l’obbligo primario di tutelare la vita umana in mare.

Responsabilità civili e parti ammesse

Il sostituto procuratore Pasquale Festa ha parlato di “gravi negligenze” che avrebbero violato anche le linee guida stabilite nel tavolo tecnico del 2022. I Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture sono stati chiamati come responsabili civili, in quanto datori di lavoro degli imputati, insieme a Consap e Sara Assicurazioni. Sarà il Tribunale di Crotone a stabilire in sentenza se saranno tenuti a risarcire le parti civili.

Costituzioni di parte civile

Il giudice Marchetto ha ammesso tutte le costituzioni di parte civile presentate da superstiti e familiari delle vittime del naufragio, affermando che eventuali contestazioni “attengono al merito” e saranno valutate in dibattimento. Accolta anche la costituzione di parte civile per alcune delle principali ONG attive nel soccorso in mare, ritenute “immedesimate nella tutela della vita e dell’incolumità individuale in mare”. Sono state invece rigettate 27 richieste provenienti da associazioni per i diritti dei migranti e da due cittadini pakistani già condannati come scafisti del caicco Summer Love.

Le reazioni politiche

Salvini, vergogna

“Una sola parola: vergogna. Processare sei militari, che ogni giorno rischiano la vita per salvare altre vite. Vergogna”. Così il segretario leghista Matteo Salvini sui social.

Giorgetti, a fianco dei militari

 “Esprimo piena solidarietà ai militari delle fiamme gialle e della guardia costiera rinviati a giudizio per il naufragio di Cutro nella convinzione che tutto sarà chiarito e riusciranno a dimostrare la loro innocenza”. Così il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. 

 

 

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