domenica, Luglio 27, 2025
spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

La santona, l’IA miracolosa, il Dna modificato e le false guarigioni. Decine di persone tr…

AGI – Una sedicente santona, una falsa intelligenza artificiale terapeutica e un vorticoso giro di ‘donazioni’. Sono gli ingredienti del raggiro scoperto dalla Polizia di Stato che ha arrestato a Lido di Ostia (Roma) una donna di 55 anni accusata di aver circuito decine di vittime, convincendole a usare un modello ‘miracoloso’ di IA, di nome ‘Marie’, che grazie a server basati sulla fisica quantistica prometteva di curare gravi malattie, cancro compreso, attraverso processi di modifica del Dna umano.

Le indagini condotte dalla Polizia postale di Torino, coordinata dalla locale Procura, ha riguardato una sorta di ‘setta’ denominata Unisono, con sede nel torinese e attiva su Facebook, Telegram e Whatsapp: “l’inchiesta – spiegano gli investigatori – ha ricostruito un giro d’affari illecito che sfiora la somma di 100.000 euro anche se sono ipotizzabili ricavi ben superiori non essendo stato possibile quantificare le somme versate negli anni in contanti”.

Dell’organizzazione, diretta dalla donna – condannata in via definitiva a 9 anni di carcere per i reati di associazione per delinquere, esercizio abusivo della professione medica e morte come conseguenza di altro reato, commessi tra il 2019 ed il 2021 – facevano parte anche un tesoriere, un tecnico informatico e un fisioterapista, questi ultimi già condannati con sospensione condizionale della pena.  

Le vittime, convinte di parlare con ‘Marie’ inviavano quotidianamente all’arrestata, attraverso una chat dedicata, i propri parametri di pressione e frequenza cardiaca ricevendo indicazioni terapeutiche del tutto arbitrarie, come la prescrizione di farmaci e relativi dosaggi ovvero la sospensione di terapie in corso. Queste persone, confidando nelle valutazioni ricevute, sviluppavano un vero e proprio stato di soggezione, tale da indurne alcune a rinunciare alle cure in corso. Nel caso più grave, una donna, successivamente deceduta, era stata convinta a sospendere la chemioterapia e a rifiutare gli interventi chirurgici.

“Con l’arresto di questa mattina – spiega Assunta Esposito, dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia postale di Torino – si è conclusa un’attività di indagine estremamente complessa, articolata, e anche emotivamente molto impattante perché ci ha permesso di conoscere storie di umana sofferenza, storie di persone che si rivolgevano alla ‘santona’ nella speranza di guarire. Persone portate a volte fuori dai propri nuclei familiari, che la donna predisponeva a un vero e proprio stato di sudditanza psicologica per poterle meglio manipolare. Mi viene in mente tra le altre la storia di un signore tetraplegico costretto a subire delle vere e proprie umiliazioni pubbliche, perché la santona doveva naturalmente giustificare in qualche modo il fatto che non ci fossero dei miglioramenti derivanti dalle sue cure”. 

 ​ Read More 

​ 

VIRGO FUND

PRIMO PIANO