domenica, Luglio 27, 2025
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Migliaia di foto intime di donne su Telegram, è bufera in Cina

AGI – In Cina, migliaia di uomini avrebbero condiviso foto e video intimi delle loro fidanzate o ex mogli senza il loro consenso sull’app di messaggistica Telegram, scatenando un’ampia protesta. La vicenda è diventata un caso nazionale.

Dettagli dello scandalo e reazioni

La vicenda è scoppiata dopo che una donna ha scoperto che delle foto scattate a sua insaputa erano state condivise in un forum di Telegram con oltre 100.000 utenti, per lo più uomini cinesi. Ne ha scritto nei giorni scorsi il quotidiano statale cinese Southern Daily, facendo emergere il caso che poi si è rivelato molto diffuso.

Pornografia e diritti delle donne in Cina

In Cina la pornografia è illegale, le riprese segrete sono vietate e nei confronti delle donne vige un atteggiamento restrittivo, anche se la loro protezione non è ottimale. Le autorità cinesi non hanno ancora annunciato pubblicamente alcun provvedimento contro il gruppo Telegram.

Condivisione di contenuti sensibili e proteste online

Secondo il Guangming Daily, una testata sostenuta dal Partito Comunista Cinese al potere, su questo stesso forum i membri di sesso maschile hanno poi condiviso foto delle loro fidanzate, ex fidanzate e mogli, che hanno contestato la diffusione di immagini e video alla loro insaputa. “Non siamo contenuti che possono essere caricati, visualizzati e fantasticati a caso. Non possiamo più rimanere in silenzio. Perché la prossima potrei essere io, o potresti essere tu”, ha commentato un’utente su Red Note, simile a Instagram. Un hashtag correlato è stato visualizzato più di 230 milioni di volte sulla piattaforma di social media Weibo da giovedì.

Telegram e il caso Nth Room

Il gruppo incriminato più numeroso, chiamato “Mask Park”, è stato successivamente chiuso, ma ramificazioni più piccole rimangono attive, secondo le donne contattate dal Southern Daily. “La condivisione di pornografia non consensuale è esplicitamente vietata dai termini di servizio di Telegram e viene rimossa ogni volta che viene scoperta”, ha assicurato la direzione di Telegram. “I moderatori monitorano proattivamente le sezioni pubbliche della piattaforma e accettano le segnalazioni per rimuovere milioni di contenuti dannosi ogni giorno, inclusa la pornografia non consensuale“, ha precisato il social. L’incidente è stato paragonato a un caso in Corea del Sud soprannominato “Nth Room”, in cui un uomo ha ricattato decine di donne inducendole a girare video sessualmente espliciti e a venderli su Telegram.

Repressione e attivismo femminista in Cina

Online, le donne cinesi hanno raccontato le proprie esperienze di essere state filmate e fotografate da uomini in pubblico. La polizia cinese ha represso le riprese illegali, arrestando centinaia di persone nel 2022 per sorveglianza clandestina. Ma i diritti delle donne sono un tema delicato in Cina: nell’ultimo decennio, le autorità hanno represso quasi ogni forma di attivismo femminista indipendente. L’attivista MeToo Sophia Huang Xueqin è stata condannata a cinque anni di carcere con l’accusa di “incitamento alla sovversione del potere statale” dopo essere diventata il simbolo del movimento femminista in stallo nel Paese.

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