domenica, Luglio 27, 2025
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No Tav bloccano autostrada in Val di Susa. Bombe carta contro la Polizia

AGI – Disordini in Val di Susa, dove il movimento No Tav ha marciato verso il cantiere dell’alta velocità in occasione del Festival Alta felicità, accompagnato dallo striscione “C’eravamo, ci siamo, ci saremo”. A San Didero i manifestanti hanno divelto la recinzione che separa il cantiere dall’autostrada e hanno battuto le reti utilizzando sassi e aste di ferro. Un gruppo ha quindi aperto un varco nel filo spinato ed è entrato nella zona del cantiere, appiccando dei fuochi. Nel frattempo altri attivisti hanno occupato l’A32 e anche in questo caso incendiato dell’erba secca. La protesta è continuata al cantiere di Chiomonte, con lancio di bombe carta e pietre contro la polizia a protezione del sito.

Dura la condanna degli esponenti di centrodestra.  “Temevamo che come ogni anno il Festival Alta Velocità si trasformasse nel pretesto dei soliti antagonisti No Tav per perpetrare violenze e azioni illegali come quelle che abbiamo visto oggi nei cantieri di un corridoio per noi strategico. E cosi’ è stato, con i soliti facinorosi che hanno dato sfogo alla loro furia contro i cantieri della Torino-Lione e le Forze dell’Ordine, lanciando pietre e bombe carta, forzando le recinzioni e appiccando almeno due incendi. Una guerriglia purtroppo annunciata. Noi stiamo dalla parte della legalità, della sicurezza e dei nostri uomini e donne in divisa, non a parole ma con i fatti. Abbiamo fatto approvare un provvedimento in Parlamento per punire severamente i professionisti dei disordini nelle piazze e nelle manifestazioni pubbliche. Chi delinque in questo modo non può restare impunito”. Lo dichiarano i deputati torinesi della Lega Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto.

 

Piantedosi: in Val Susa guerriglia urbana, non dissenso

“Quanto accaduto oggi in Val di Susa, durante la manifestazione legata al cosiddetto “Festival dell’Alta Felicità”, è semplicemente vergognoso. Dietro la facciata di un evento “culturale” si è consumata l’ennesima, inaccettabile azione di violenza organizzata ai danni dello Stato, delle sue infrastrutture e di chi le difende”. Lo sottolinea il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

 

 

“E pensare – prosegue – che qualcuno ha avuto il coraggio di criticare il Decreto Sicurezza: oggi, di fronte all’ennesimo attacco premeditato e gratuito, quelle norme si dimostrano non solo attuali, ma assolutamente necessarie. Abbiamo bisogno di strumenti chiari e rigorosi per difendere la legalità e la sicurezza dei cittadini. Gruppi travisati, violenti, perfettamente coordinati, hanno sfondato recinzioni, incendiato strutture, lanciato pietre e fumogeni contro le Forze dell’ordine. Non si è trattato di dissenso, ma di un vero e proprio atto di guerriglia urbana. È il volto peggiore di un estremismo ideologico che va isolato e represso con fermezza. Piena, incondizionata solidarietà alle donne e agli uomini delle Forze dell’Ordine, che anche oggi, con coraggio e grande senso del dovere, hanno contenuto una situazione che avrebbe potuto degenerare ulteriormente. A loro – conclude Piantedosi – va non solo il nostro sostegno, ma la gratitudine dell’intero Paese. Mi è stato assicurato il massimo impegno nell’identificazione di tutti i responsabili di questi atti ignobili e confido che verranno assicurati alla giustizia”.

 

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