lunedì, Luglio 28, 2025
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Accordo Usa-Ue sui dazi, le opposizioni fanno muro

AGI – La base dell’accordo al 15% “è sostenibile”, garantisce stabilità e “scongiura il rischio di una guerra commerciale che avrebbe avuto conseguenze imprevedibili”. L’Italia ha dato il proprio contributo al raggiungimento dell’obiettivo e lavorerà allo stesso tempo “per diversificare le relazioni commerciali” e “diminuire le dipendenze“.

È pronta anche a varare misure di sostegno alle filiere che avranno dei contraccolpi, ma anche l’Unione Europea deve prendere iniziative “per quei settori che dovessero risentire particolarmente delle misure tariffarie statunitensi“.

Reazioni positive e collaborazione

La prima reazione della premier Giorgia Meloni all’intesa sui dazi raggiunta tra il presidente americano Donald Trump e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, è stata subito di soddisfazione. “Un accordo positivo“, il commento a caldo.

Poi la premier ha sentito gli altri due leader del centrodestra, Matteo Salvini ed Antonio Tajani. Dal colloquio ne è scaturita una dichiarazione congiunta: “La soluzione negoziata – il convincimento – è un risultato a cui le istituzioni europee e gli Stati membri, inclusa l’Italia, hanno lavorato con grande impegno e facendo squadra comune, evitando di cadere nella trappola di chi chiedeva di alimentare uno scontro frontale tra le due sponde dell’Atlantico”.

Unità occidentale e sfide globali

Per il futuro il governo italiano continuerà “a perseguire l’obiettivo di mantenere salda l’unità dell’Occidente, con la consapevolezza che ogni divisione ci renderebbe tutti più deboli ed esposti alle sfide globali“. L’esecutivo, dunque, plaude alla mediazione sulle tariffe tra Ue e Usa arrivata dopo l’incontro in Scozia tra Von der Leyen e Trump. Si esce da una fase d’incertezza, si lavorerà sulle singole filiere, perché ora – sottolinea il capo dell’esecutivo – bisogna aspettare i dettagli.

Opposizione sulle barricate

Ma l’opposizione è sulle barricate e considera l’intesa un disastro sociale, una sorta di Caporetto. Lo dice senza mezzi termini il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, l’unico vincitore – osserva – è l’inquilino della Casa Bianca, ad essere sconfitti sono Meloni e von der Leyen. Per il Pd “è una resa senza condizioni dell’Europa” che “costerà anche alle aziende italiane molti miliardi”.

Critiche e compromessi

“Non ci pare un accordo equo e di reciprocità ma ci sembra più una imposizione americana all’Europa“, affermano i capigruppo dem, Francesco Boccia e Chiara Braga. “Abbiamo l’Europa degli Stati Uniti”, ironizza il pentastellato Riccardo Ricciardi. “Trump ha aperto una guerra economica e commerciale pesante, dagli esiti imprevedibili, si tratta di un atto di forza che mette in ginocchio l’economia dell’Ue, con effetti devastanti sull’Italia“, sostengono Nicola Fratoianni ed Angelo Bonelli (Avs). “Troppo facile dire ‘facciamo il braccio di ferro’ quando in gioco c’è il futuro di imprese e famiglie”, obietta il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, “meglio un compromesso“.

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