giovedì, Dicembre 18, 2025
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Omicidio Gemona, la moglie di Venier non risponde al gip

AGI – Poco dopo le 9 di questa mattina, Maylin Castro Monsalvo, 30 anni, e Lorena Venier, 61 anni, sono comparse dal gip del tribunale di Udine, Mariarosa Persico, nell’udienza di convalida del loro fermo. Entrambe sono sospettate dell’omicidio del 35enne Alessandro Venier di Gemona del Friuli (Udine). Ad assistere le due indiziate, gli avvocati Francesco De Carlo e Federica Tosel per la 30enne, Giovanni De Nardo per la 61enne.

Richiesta di custodia attenuata

La difesa della 30enne colombiana Mailyn Castro Monsalvo, che ha ucciso e fatto a pezzi il compagno Alessandro Venier, 35 anni, insieme alla suocera Lorena Venier, 61 anni, ha chiesto la custodia attenuata per detenute madri di prole inferiore a un anno, prevista dalla legge. In questo modo, la donna potrà prendersi cura della bimba di sei mesi avuta da Venier. Lo ha reso noto l’avvocato difensore della donna, Federica Tosel, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto svoltasi al Tribunale di Udine, davanti al Gip Mariarosa Persico.

La richiesta della Procura

“La mia assistita si è avvalsa della facoltà di non rispondere – ha detto il legale di fiducia ai giornalisti – anche perché le sue condizioni psicofisiche sono precarie”. Durante l’udienza, facilitando la comprensione a una persona che è di madrelingua spagnola, il giudice ha descritto quanto avvenuto e Mailyn e la donna ne avrebbero preso coscienza. La Procura per la donna ha chiesto la custodia cautelare in carcere, contestando, oltre all’omicidio volontario premeditato, in concorso, aggravato dalla presenza di una minore, anche il vilipendio e l’occultamento di cadavere. Il gip si è riservato la decisione.

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