AGI – “Vittoria si è divertita con i vitalizi? Fra poco non si divertirà più”. È la lettera intimidatoria indirizzata alla deputata del Movimento 5 Stelle, Vittoria Baldino, inviata al Comune di Paludi (Cosenza), guidato dal padre della parlamentare.
“Se qualcuno pensa di intimorire il M5s e di fermare la nostra battaglia contro certi privilegi così, si sbaglia di grosso”, scrive Giuseppe Conte su Facebook, pubblicando poi la lettera di minacce. “Questa è la lettera arrivata alla nostra deputata Vittoria Baldino recapitata a suo padre nel Comune di Paludi, in Calabria. La sua terra. Un gesto da vigliacchi. La abbracciamo con tutta la forza del Movimento 5 Stelle. Non ci fermate”, conclude il presidente M5s.
Solidarietà bipartisan
La lettera, che in realtà è stata recapitata al municipio di Paludi, nel territorio di Corigliano Rossano, indirizzata al padre della deputata, Domenico, che è sindaco del Comune di Paludi. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri e sul caso indagano i carabinieri coordinati dal tenente colonnello Marco Filippi. Intanto alla deputata è giunto un mare di solidarietà bipartisan. Anche il governatore della Calabria Roberto Occhiuto ha stigmatizzato l’accaduto: “Solidarietà a Vittoria Baldino e alla sua famiglia per la vile e ignobile lettera minatoria ricevuta. Ogni forma di intimidazione e di odio va respinta con fermezza. La democrazia vive di confronto, mai di minacce”.
Baldino è tra i nomi indicati come quelli dei possibili candidati alla carica di presidente della Regione. “Se qualcuno pensa di intimorire il M5S e di fermare la nostra battaglia contro certi privilegi così, si sbaglia di grosso. Solidarietà è stata espressa inoltre dalla deputata Anna Laura Orrico, coordinatrice calabrese del Movimento 5 stelle: Se qualcuno pensa di poterci in qualche modo fare paura, ha davvero sbagliato destinatario. Siamo nati come forza politica megafono delle esigenze dei cittadini senza voce, pronti a denunciare malaffare e distorsioni del sistema quindi abbiamo le spalle larghe per sostenere queste ed altre pressioni di chi vorrebbe invece zittirci”.