AGI – L’Indice Fao dei prezzi alimentari è aumentato dell’1,6% a 130,1 punti a luglio, il livello più alto da febbraio 2023, poiché gli aumenti dei prezzi di carne e oli vegetali hanno compensato il calo dei costi di cereali, latticini e zucchero. Nel complesso, l’indice dei prezzi alimentari è aumentato del 7,6% rispetto a luglio 2024, pur rimanendo inferiore al picco del 18,8% raggiunto a marzo 2022.
La carne traina la crescita dei prezzi
Nel dettaglio, rileva l’agenzia Onu, i prezzi della carne sono aumentati dell’1,2%, raggiungendo un nuovo massimo storico, trainati principalmente dall’aumento dei prezzi della carne bovina e ovina, insieme a un leggero aumento delle quotazioni del pollame. Inoltre, i prezzi degli oli vegetali sono balzati del 7,1%, raggiungendo il massimo triennale, a causa delle quotazioni più elevate degli oli di palma, soia e girasole, che hanno più che compensato il calo dell’olio di colza. D’altro canto, il costo dei cereali è sceso dello 0,8%, raggiungendo i minimi del 2020 a causa delle quotazioni più basse di sorgo e grano. I prezzi dello zucchero sono scesi dello 0,2%, un quinto calo mensile consecutivo, mentre i costi dei prodotti lattiero-caseari sono scesi dello 0,1%, il primo calo da aprile 2024, trainati dai prezzi internazionali più bassi del burro e del latte in polvere.