lunedì, Agosto 11, 2025
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Si lotta ancora contro gli incendi nel sud della Francia. Per ripristinare la foresta serv…

AGI – Si lotta ancora contro gli incendi in Francia. Stamattina, è iniziato il quinto giorno di lavoro per i vigili del fuoco francesi intenti a domare il vasto incendio che ha colpito il massiccio delle Corbières, nell’Aude, che ha già devastato oltre 17mila ettari di bosco. Sulla zona pende un allarme arancione per un’ondata di caldo che potrebbe creare un terreno favorevole alla riattivazione del fuoco, domato da giovedì sera.

Il compito dei mille vigili del fuoco ancora mobilitati è ora quello di sorvegliare 90 chilometri di margini e prevenire qualsiasi ripresa, mentre le autorità temono il ritorno della tramontana, il vento caldo e secco che aveva alimentato le fiamme nei primi giorni. “C’è ancora molto lavoro da fare”, l’incendio non sarà “dichiarato estinto prima di diversi giorni” ha avvertito Christian Pouget, prefetto dell’Aude.

Dopo aver dovuto abbandonare in fretta e furia le loro abitazioni martedì, venerdì sera gli ultimi sfollati sono stati autorizzati a tornare nei 15 villaggi colpiti dall’incendio, il più grave degli ultimi cinquant’anni nell’arco mediterraneo. Più di trenta case sono state danneggiate o distrutte e più di un centinaio di abitazioni rimangono senza elettricità nel villaggio di Fontjoncouse.

Le vittime

Il bilancio delle vittime non è cambiato da mercoledì. Una donna è morta nella sua casa a Saint-Laurent-de-la-Cabrerisse, la località più colpita dall’incendio, mentre un’altra abitante ha riportato gravi ustioni. Quattro persone hanno riportato ferite lievi. Tra i vigili del fuoco, diciannove sono rimasti feriti, uno dei quali ha subito un trauma cranico.

“I vigili del fuoco faranno il massimo prima del ritorno della tramontana” questo fine settimana, ha dichiarato la presidente del consiglio dipartimentale dell’Aude, Hélène Sandragné, aggiungendo: “È un sollievo che l’incendio sia sotto controllo, ma resta comunque necessaria la massima vigilanza”.

 

 

 

 

Per il ripristino della foresta serviranno anni

Una volta terminato il lavoro dei vigili del fuoco, l’Office national des forêts (ONF) effettuerà un sopralluogo e provvederà alla rimozione del legname dalle foreste delle Corbières bruciate dal vasto incendio, un lavoro lungo e “senza precedenti”, secondo Stéphane Villarubias, direttore dell’ONF nell’Aude, nei Pirenei orientali e nell’Ariège.

Il primo compito sarà quello di “mettere in sicurezza e ripulire” le foreste pubbliche, 2.300 ettari dei 17.000 percorsi dall’incendio, per poi tagliare e commercializzare il legname che potrà essere utilizzato, precisa Villarubias. “Sulla base delle immagini satellitari, abbiamo già iniziato a fare il punto della situazione. Sul campo, lo faremo in ottobre. Il fuoco è lungi dall’essere spento, ma una volta che lo sarà, ci sono sentieri escursionistici, strade, piste, bisogna mettere in sicurezza il perimetro prima di riaprire il massiccio, per evitare che qualcuno si prenda un albero carbonizzato sulla testa, spiega. Poi faremo una diagnosi di ciò che possiamo tagliare e commercializzare”.

“I vigili del fuoco hanno domato l’incendio in due o tre giorni, hanno fatto un lavoro fenomenale, ma il lavoro che c’è dietro richiederà anni. Per noi è una situazione completamente inedita in Francia. È un incendio fuori dal comune”, aggiunge. Stéphane Villarubias continua: “Nelle prossime settimane sarà costituito un comitato direttivo per definire la strategia”.

 

 

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