martedì, Agosto 19, 2025
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L’ultima provocazione di Ben Gvir, un video in cella con Barghouti

AGI – Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, il colono estremista Itamar Ben Gvir, ha visitato in cella il popolare leader palestinese, Marwan Barghouti, e ha pubblicato sui social un filmato in cui sembra deriderlo.

L’episodio ha suscitato l’indignazione dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) che ha parlato di “provocazione“, mentre la famiglia del detenuto, esponente di spicco di Fatah, ha denunciato le gravi condizioni di detenzione dei palestinesi in Israele.

Le parole di Ben Gvir a Barghouti

“Non vincerete. Chiunque si metta nei guai con la nazione di Israele, chiunque uccida i nostri bambini e le nostre donne, lo spazzeremo via. Dovreste saperlo, questo è successo nel corso della storia”, si sente Ben Gvir dire a un Barghouti dall’aspetto consunto. Come riporta il Times of Israel, quelle pubblicate da Ben Gvir sono le prime immagini che si hanno di Barghouti in oltre un decennio.

Isolamento e accuse di maltrattamenti

אני קורא הבוקר שכל מיני “גורמים בכירים” ברשות לא כ”כ אהבו את מה שאמרתי לארכי מחבל מרואן ברגותי ימ”ש

אז אני אחזור על זה שוב ושוב בלי להתנצל – מי שיתעסק עם עם ישראל, מי שירצח לנו ילדים, מי שירצח לנו נשים, אנחנו נמחק אותו. בעזרת השם. pic.twitter.com/pp1BNqF58M

— איתמר בן גביר (@itamarbengvir) August 15, 2025

La sua famiglia sostiene che l’uomo è stato messo in isolamento dopo l’attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre 2023 e che è stato ripetutamente e brutalmente picchiato dalle guardie carcerarie; accuse che il Servizio penitenziario israeliano ha respinto. Mentre Ben Gvir parla, nel video si vede Barghouti annuire e cercare di intervenire, ma il breve filmato termina prima che parli.

C’era anche il capo del Servizio penitenziario

Durante la visita, accanto a Ben Gvir c’è il capo del Servizio penitenziario israeliano, Kobi Yaakobi, stretto alleato del ministro. Barghouti, 66 anni, è in carcere dal 2002 ed è stato condannato a cinque ergastoli per il suo ruolo nella pianificazione degli attacchi che hanno portato alla morte di cinque civili durante la seconda Intifada.

Barghouti: potenziale successore di Abu Mazen

Popolare tra i palestinesi, Barghouti è considerato un potenziale successore del presidente dell’ANP, Abu Mazen. I palestinesi chiedono da tempo la sua liberazione, ma Israele si è sempre opposta.

Reazioni palestinesi al video

Hussein al-Sheikh, vice di Abu Mazen, ha condannato il video definendolo “il colmo del terrorismo psicologico, morale e fisico praticato contro i prigionieri e una violazione delle convenzioni e delle norme internazionali e umanitarie”. “Si tratta di un’escalation senza precedenti nella politica degli occupanti contro i prigionieri palestinesi, che richiede l’intervento immediato di organizzazioni e istituzioni internazionali per proteggerli”, ha affermato in un comunicato. Il ministero degli Esteri palestinese ha definito l’episodio “una provocazione senza precedenti e un atto di terrorismo di Stato organizzato”.

La reazione della moglie di Barghouti

La moglie di Barghouti, Fadwa, che guida una campagna internazionale per ottenere il suo rilascio, ha dichiarato di non riuscire a riconoscere il marito nel video. “Forse una parte di me non vuole ammettere tutto ciò che il tuo viso e il tuo corpo esprimono, e ciò che tu e gli altri prigionieri state sopportando”, ha dichiarato in un comunicato. “Marwan, ti stanno ancora inseguendo e perseguitando, persino nella cella di isolamento in cui vivi da due anni”, ha aggiunto la donna.

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