AGI – L’esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che nell’attacco di ieri all’ospedale Nasser a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, tra le persone uccise vi erano “sei terroristi, di cui uno aveva preso parte all’attacco del 7 ottobre”. Nel doppio attacco di ieri sono state uccise 20 persone di cui almeno cinque giornalisti. Nel comunicato diffuso dall’Idf, che ha aperto un’inchiesta sul raid di ieri, si legge che il “capo di stato maggiore si rammarica per qualsiasi danno causato ai civili”.
Secondo una indagine preliminare dell’Idf, le forze della Brigata Golani hanno attaccato l’ospedale Nasser di Khan Younis, nella Striscia di Gaza, per “distruggere una telecamera posizionata da Hamas“. Lo ha riferito un portavoce dell’Idf, ripreso dal sito d’informazione Ynet News. “Si sospettava che la telecamera monitorasse le attività dei soldati. Questa conclusione è stata rafforzata dall’uso degli ospedali da parte delle organizzazioni terroristiche durante i combattimenti e sulla base di informazioni di intelligence”, ha sottolineato la fonte delle forze di difesa israeliane, che hanno agito “per rimuovere la minaccia”.
Dopo queste prime conclusioni, il capo di Stato maggiore dell’Idf, Eyal Zamir, ha ordinato di approfondire l’indagine in diversi ambiti: ulteriori accertamenti riguardanti il processo di approvazione tra i quartier generali prima dell’attacco, sia per quanto riguarda gli armamenti approvati per l’attacco sia per quanto riguarda la tempistica dell’autorizzazione all’attacco, e indagini sul processo decisionale sul campo.
Nell’attacco israeliano all’ospedale Nasser di Gaza sono morte 20 persone, tra cui cinque giornalisti.