giovedì, Agosto 28, 2025
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Dopo ‘Mia Moglie’ è bufera su ‘Phica.eu’, Pd: “Stop violenza”

AGI – Il caso del gruppo su Facebook ‘Mia Moglie’ non è ancora archiviato e un altro caso, potenzialmente più rumoroso e sconvolgente, è già esploso. Le vittime sono sempre loro: donne ignare le cui immagini, spesso tratte dalla loro quotidianità, prese senza consenso, vengono postate e condivise online da numeri imprecisati di utenti che, via via, commentano in toni sempre più sessisti e volgari.

Il forum online

Nel caso di Phica.eu – il forum online hard – l’aggravante è che vi sono finite anche numerose donne politiche di primo piano, in pose assolutamente non osé, ma comunque oggetto di sessualizzazione e violenza. Le prime denunce shock arrivano nel pomeriggio, sui canali social di due esponenti del Pd: l’europarlamentare dem Alessandra Moretti e la consigliera Pd Valeria Campagna, vicesegretaria dem del Lazio. Ma sono solo le prime.

La rivelazione sui social

A fare la scoperta shock e a rivelarlo sui social sono anche l’ex parlamentare Alessia Morani e la deputata dem Lia Quartapelle che in una nota, in serata, annuncia, in sintonia con le colleghe, che “ho deciso di reagire presentando denuncia, non solo per me ma, soprattutto, per tutte le altre donne vittime di questa violenza”. Roberta Mori, portavoce nazionale della Conferenza Donne Democratiche esprime, a nome della Conferenza, “vicinanza alle tante donne che si ritrovano in un girone infernale di aggressione alla propria reputazione e onorabilità”.

Meloni e Schlein

La sua solidarietà va anche alla leader del partito, Elly Schlein, finita ugualmente sul sito Phica con la premier, Giorgia Meloni, anni fa bersagliata da commenti sexy. Sulla piattaforma, dove commenti sessisti ed espressioni di odio verso le donne abbondano, ci sarebbero anche le foto di esponenti politiche di altri partiti e di tantissime donne in vista: commentate, denigrate e vilipese, non da oggi, si presume.

Solidarietà

Parole di sostegno e solidarietà giungono anche dalle file di Alleanza Verdi e Sinistra, e da Italia Viva, con la senatrice Raffaella Paita che giorni fa, sulla scia del caso ‘Mia Moglie’ aveva lanciato la proposta di una procedura accelerata per chiudere i siti di foto hard rubate. “L’assenza di consenso non è un dettaglio – sottolinea Mori – è la cifra della violenza. Rubare, manipolare, esporre e commentare i corpi delle donne significa negare dignità e libertà alle persone”. 

E ancora

Il nuovo caso, tuona Valeria Valente (Pd), già presidente del comitato parlamentare per le pari opportunità, “conferma che quella della sottrazione, dello scambio, della manomissione e della pubblicazione di foto personali all’insaputa delle donne è la nuova frontiera della violenza maschile, che considera le donne oggetti e per cui è normale lo sfruttamento del corpo femminile”. La risposta deve essere forte e univoca, concordano le dem: stroncare questo nuovo tipo di violenza “denunciandola” e “agendo unite”.

“Dall’indignazione alla reazione”

“E’ urgente – puntualizza Mori – passare dalla indignazione alla reazione rafforzando la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere in tutte le sue forme, compresa quella digitale che è ancora un terreno non presidiato e che meriterebbe una legislazione apposita”. Dell’ennesima caso di violenza contro le donne consumata online, se ne discuterà in Parlamento, assicurano le parlamentari, chiedendo anche il coinvolgimento dei ministri competenti. Intanto, chiosa la portavoce della Conferenza, “a tutte le donne che hanno patito o stanno patendo questa incolpevole vergogna diciamo non siete sole: le vostre denunce sono la voce di tutte noi e ci impegnano a renderle ancora più efficaci con il nostro sostegno nelle sedi opportune nel nome della libertà, del rispetto e della sicurezza di tutte”.

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