AGI – Una tassa sugli extra-profitti delle banche è “un’idea sovietica” e “assolutamente inaccettabile. Finché Forza Italia sarà al Governo, non ci sarà una tassa sugli extraprofitti”. Lo afferma il vicepremier Antonio Tajani, intervenendo a ‘Zona bianca’ su Rete4.
Le parole del vicepremier
“Le banche – prosegue Tajani – devono pagare le tasse come tutte le imprese, è giusto che sia così, devono dare il loro contributo e noi come governo dobbiamo discutere con le banche perché possano contribuire ai conti pubblici, ma pensare di fare tasse o blitz, questo è assolutamente inaccettabile. L’idea di extraprofitto è un’idea da Unione Sovietica, non esiste l’extraprofitto, esiste il profitto. Chi decide cos’è il profitto e qual è l’extraprofitto? Quindi è veramente inaccettabile. E’ giusto invece dire alle banche che facciano il loro dovere, che siano d’impulso, che aiutino le imprese. Teniamo conto che senza banche efficienti, e penso soprattutto alle piccole banche, le banche popolari, le banche di credito cooperativo, che sono quelle che aiutano i piccoli imprenditori, che agevolano l’accesso al credito per i piccolissimi imprenditori, e non possono essere penalizzate. Servono banche forti che accompagnino le nostre imprese in giro per il mondo”.
Medio Oriente
Nel corso della trasmissione il ministro degli Esteri è anche intervenuto sul conflitto israelo-palestinese: “Israele ha superato la linea rossa della reazione legittima dopo l’attacco del 7 ottobre. E’ tempo di fermarsi e noi siamo pronti anche a sanzionare ancora di più i coloni che in Cisgiordania attaccano la popolazione civile palestinese e cristiana. Non può Israele pensare di cancellare la Palestina come nessuno può pensare di cancellare Israele dalla carta geografica. Noi siamo per la sicurezza di Israele, siamo amici di Israele, ma diciamo a Israele: ‘Ora basta!'”.