venerdì, Agosto 29, 2025
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Star, proteste, e grandi storie: il cinema in competizione a Venezia

AGI – Il festival del Cinema di Venezia ha aperto i battenti. Questa 82^ edizione, è stata inaugurata dall’ultimo film di Paolo Sorrentino “La Grazia” che ha raccolto l’ovazione del pubblico presente. Il film, racconta la difficile scelta di un presidente della Repubblica, interpretato da Toni Servillo, di firmare una legge sull’eutanasia “soffermarsi sul dubbio e poi lasciarlo maturare in una decisione è qualcosa di sempre più raro”, ha detto Sorrentino ai giornalisti.Nella prima giornata del Festival,  Francis Ford Coppola ha conferito il premio alla carriera al regista tedesco Werner Herzog (“Grizzly Man”, “Fitzcarraldo”), autore di più di 70 pellicole.  Herzog, che ha dichiarato di cercare sempre il “sublime” nei suoi film, presenterà giovedì il suo ultimo documentario, Ghost Elephants, sulla scomparsa di una mandria in Angola.

I riflettori della prima giornata si sono presto spostati su George Clooney, l’uomo più amato di Hollywood, arrivato in taxi d’acqua con la moglie Amal. Stasera sarà protagonista della commedia prodotta da Netflix Jay Kelly, diretta da Noah Baumbach, dove interpreta un attore hollywoodiano in crisi d’identità. Nella stessa serata sarà presentata la commedia fantascientifica Bugonia del regista greco Yorgos Lanthimos, con Emma Stone nei panni di una dirigente farmaceutica rapita da persone che la scambiano per un’aliena. Attesa venerdì, Julia Roberts, che sarà per la prima volta a Venezia con il film fuori concorso After the Hunt, un dramma sulla cancel culture diretto da Luca Guadagnino.

Le proteste Pro-Pal

Nonostante il festival e il presidente della giuria di quest’anno, Alexander Payne ( Sideways), volessero concentrarsi sulla selezione di film in anteprima mondiale nei prossimi 11 giorni, gli eventi globali hanno dominato la conferenza stampa inaugurale. Perché accanto allo sfarzo dell’inaugurazione, non sono mancate le proteste pro – Pal e uno striscione “Free Palestine” è comparso davanti all’edificio principale del festival. Nei giorni scorsi, anche un gruppo di professionisti del cinema italiano ha chiesto agli organizzatori di condannare apertamente l’invasione e l’assedio di Gaza da parte di Israele e per sabato è prevista una manifestazione a Venezia. 

Il direttore del festival, Alberto Barbera, ha dichiarato alla stampa che il festival prova “immensa tristezza e sofferenza per ciò che sta accadendo a Gaza e in Palestina”, ma ha escluso il ritiro degli inviti agli attori filo-israeliani.

Il festival ha selezionato un film sulla guerra per la competizione principale: The Voice of Hind Rajab della regista franco-tunisina Kaouther Ben Hania, che ricostruisce la morte della bambina palestinese di sei anni Hind Rajab, uccisa lo scorso anno dalle forze israeliane.

 

 

Le anteprime

Tra le anteprime in programma a Venezia c’è il remake ad alto budget di Frankenstein di Guillermo del Toro, con Oscar Isaac, e il thriller politico A House of Dynamite di Kathryn Bigelow, con Idris Elba.

In una delle scelte di casting più audaci, l’attore britannico Jude Law interpreterà Vladimir Putin in The Wizard of the Kremlin di Olivier Assayas, mentre Dwayne “The Rock” Johnson sarà il campione di arti marziali miste Mark Kerr nel molto atteso The Smashing Machine di Benny Safdie.

Jim Jarmusch partecipa per la prima volta alla selezione principale con Father Mother Sister Brother, che riunisce Cate Blanchett, Adam Driver e Tom Waits, mentre la modella e attrice Shu Qi, nata a Taiwan, debutta alla regia con Nuhai (Girl).

Netflix in cerca di un premio

George Clooney è il protagonista della commedia “Jay Kelly” del regista Noah Baumbach che lo vede interpretare un famoso attore di Hollywood, seppur in crisi d’identità, con Sandler nei panni del suo manager. Il film è il primo di tre lungometraggi prodotti da Netflix presenti al festival, con il colosso dello streaming statunitense che sembra disperatamente alla ricerca di un candidato valido per il suo primo premio come Miglior Film ai prossimi Oscar.

Dopo aver saltato Venezia nel 2024, la piattaforma ha altre due produzioni nella competizione principale, composta da 21 film: “A House of Dynamite” della specialista di thriller premio Oscar Kathryn Bigelow e un remake di “Frankenstein” di Guillermo del Toro, ricco di star.

Alla potenza di fuoco di Hollywood si aggiunge “Bugonia” del regista greco Yorgos Lanthimos, che ha collaborato nuovamente con Stone, sperando di ripetere la formula di successo del 2023, quando si aggiudicò il primo premio di Venezia per “Poor Things”.

Nella loro ultima collaborazione, Stone interpreta una potente dirigente farmaceutica rapita da una coppia di complottisti convinti che sia un’aliena, nel bizzarro remake del film sudcoreano “Save the Green Planet!” del 2003.

 

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