AGI – Esame di maturità, si cambia. A partire dal nome. Dal prossimo anno, non ci sarà più l’esame di Stato ma si tornerà alla dicitura del passato: Esame di maturità. Gli studenti all’orale non dovranno più portare tutte le materie, ma solo 4 che saranno decise a gennaio dal ministero. E ancora: scompare la discussione iniziale sul documento e soprattutto, chi farà scena muta alla prova orale, sarà bocciato.
Ci sarà particolare attenzione per l’alternanza scuola-lavoro, che non si chiamerà più Pcto – Percorso delle competenze trasversali per l’orientamento – ma semplicemente formazione scuola-lavoro. Sono alcune delle novità della riforma della Maturità che ha avuto oggi il via libera dal Consiglio dei ministri. Inoltre, cambia anche l’assetto delle commissioni che saranno più agili: non più 7 docenti ma 5. Ma i commissari saranno pagati di più e per loro è prevista una formazione ad hoc. “Sarà un esame più serio e sereno – ha spiegato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al termine del Cdm – e chi non svolge regolarmente la prova orale sarà bocciato”.
“Per quanto riguarda l’esame orale – ha specificato ancora – il tema della valutazione a 360 gradi della persona, come d’altro canto chiedevano anche gli studenti, avrà un suo ruolo fondamentale – ha proseguito – quindi si valuteranno non soltanto le competenze, le conoscenze, le abilità acquisite, ma anche quel grado di autonomia, di responsabilità conseguito dallo studente sia nel corso degli anni delle Superiori, ma anche dimostrato nel percorso dell’esame di maturità. Verranno considerate anche quelle attività in qualche modo connesse con il percorso scolastico, penso per esempio alle attività sportive o culturali connesse con il percorso scolastico, cosi’ come quelle azioni particolarmente meritevoli che abbiano evidenziato senso di responsabilità e impegno da parte dello studente. Ovviamente si tratta di azioni che possono anche essere extrascolastiche”.
Gli altri provvedimenti del decreto legge:
Discussione di un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale
Il decreto prevede che l’elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale, per gli studenti che riportino almeno sei decimi in condotta, sia oggetto di integrazione dello scrutinio finale. Si rafforza, così, il legame tra responsabilità civica e percorso formativo. Questa misura si inserisce all’interno della più ampia riforma del voto di condotta.
Consolidamento e sviluppo della filiera formativa tecnologico-professionale
La filiera tecnologico-professionale, ossia il cosiddetto 4+2, da sperimentale diventa ordinamentale ed entra a pieno titolo nel sistema nazionale di istruzione e formazione. La misura rafforza il collegamento tra Istituti tecnici e professionali (che arrivano al diploma in quattro anni e non più in cinque) e gli ITS Academy (due anni di eventuale specializzazione) delineando un percorso formativo capace di rispondere ai talenti degli studenti e ai fabbisogni del sistema produttivo, favorendo la ricerca e l’innovazione tecnologica.
Ad oggi sono state coinvolte nella sperimentazione 280 istituzioni scolastiche, con 395 percorsi attivati (89 nell’istruzione professionale e 306 nell’istruzione tecnica).
Il decreto stabilisce che i dirigenti scolastici, qualora sussistano le condizioni normative, proporranno al Ministero la candidatura per l’attivazione dei percorsi, garantendo così una programmazione tempestiva e un accesso regolare all’offerta formativa, al fianco dei percorsi quinquennali tradizionali.
Risorse per il contratto della scuola
Si prevedono risorse aggiuntive, pari a 240 milioni di euro una tantum, per il contratto della scuola e ulteriori 15 milioni di euro per estendere l’assicurazione integrativa sanitaria anche al personale precario (docenti supplenti al 30 giugno). Ulteriori risorse sono previste inoltre per la formazione dei docenti, con particolare riferimento ai commissari dell’Esame di Maturità.
Sicurezza e nuove regole per la Formazione scuola-lavoro
I Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) vengono ridefiniti come “Formazione scuola-lavoro”, in modo da stabilire in modo chiaro la loro funzione formativa e orientativa.
Passaggi tra indirizzi di studio ed esami integrativi
Si introduce una nuova regolamentazione dei passaggi tra indirizzi di studio delle Scuole secondarie di II grado: nel primo biennio gli studenti potranno beneficiare di interventi mirati di sostegno, mentre nel triennio conclusivo sono previsti esami integrativi. Si tratta di una opportunità educativa, volta a contrastare la dispersione scolastica e ridurre l’insuccesso formativo.
Misure di sicurezza dei servizi di trasporto per uscite didattiche e viaggi di istruzione
Particolare attenzione è riservata alla sicurezza dei viaggi di istruzione e delle uscite didattiche: si favoriscono, infatti, nell’aggiudicazione delle gare relative ai viaggi di istruzione, gli operatori economici che garantiscono le maggiori condizioni di sicurezza dei veicoli e delle competenze dei conducenti, oltre che i sistemi di accessibilità per gli studenti con disabilità.
Semplificazione in materia di edilizia scolastica
È prevista la riassegnazione di eventuali risorse residue originariamente destinate a spese di locazione o noleggio di strutture temporanee a uso scolastico, anche per trasporti e arredi didattici, così da assicurare la piena funzionalità degli edifici.
Scuola Europea di Brindisi
Si assicura la piena funzionalità dell’offerta formativa della Scuola Europea di Brindisi, consentendo di attivare i contratti relativi al personale docente e amministrativo di madrelingua o esperto, il cui apporto è imprescindibile per garantire la continuità del servizio educativo e il pieno rispetto degli standard europei che caratterizzano l’Istituzione in parola.