AGI – “I proventi derivanti dalla vendita di energia mantengono in vita la guerra della Russia. Stiamo quindi dando la caccia a queste entrate designando 118 nuove navi come flotta ombra e facilitatori e vietando la riassicurazione delle navi in blacklist. Il nostro obiettivo è accelerare l’eliminazione graduale del gas naturale liquefatto russo entro il primo gennaio 2027″. Lo afferma l’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas.
Dello stesso avviso anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando il diciannovesimo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia: “Sull’energia: l’economia di guerra della Russia è sostenuta dai ricavi provenienti dai combustibili fossili. Vogliamo ridurre questi ricavi, quindi stiamo vietando le importazioni di Gnl russo nei mercati europei. È tempo di chiudere il rubinetto”. Lo ha dichiarato “Siamo preparati a ciò: abbiamo risparmiato energia, abbiamo diversificato le forniture, abbiamo investito in fonti di energia a basse emissioni di carbonio come mai prima d’ora. E oggi questi sforzi danno i loro frutti”, ha aggiunto.
I paesi che ancora importano Gnl
“Secondo le ultime informazioni in nostro possesso, gli Stati membri importano gas russo, sono Belgio, Paesi Bassi, Francia, Spagna, Portogallo via Lng e Grecia, Slovacchia e Ungheria tramite il gasdotto TurkStream”. Lo ha confermato la portavoce della Commissione europea per l’Energia, Anna-Kaisa Itkonen, nel briefing quotidiano con la stampa. “Ovviamente, non sappiamo dove questo gas venga destinato. Non disponiamo di informazioni ufficiali al riguardo. Sappiamo da dove il gas entra nel sistema dell’Ue, ma non sappiamo dove rimane e dove viene consumato”, ha precisato.
Il 19° pacchetto di sanzioni
“Stiamo puntando alle scappatoie finanziarie che la Russia utilizza per eludere le sanzioni. Stiamo imponendo un divieto di transazioni ad altre banche in Russia e a banche in Paesi terzi”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando il diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia.
L’accesso alla tecnologia
“Queste nuove sanzioni limiteranno anche l’accesso della Russia alle tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale e i dati geospaziali, nonché alle risorse fondamentali che alimentano la produzione di armi. Ciò include quelle ricevute da fornitori stranieri, tra cui Cina e India”. Lo dichiara l’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas.