lunedì, Settembre 22, 2025
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Dall’autismo alla musica, Federico realizza il suo sogno [VIDEO]

AGI – “Da grande Federico farà il cantante e il compositore“. Ne è certa la sua insegnante di musicaRosita Cannito, che da anni lavora con bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali. E tra loro c’è Federico.

La canzone “Ma dov’è?”

Federico, 8 anni, autistico, ha trovato nella musica non solo una passione, ma una vera forma di espressione. La sua canzone si chiama “Ma dov’è?“, è stata pubblicata su Spotify e ora ha anche un videoclip. Nasce da un gioco: “Durante una pausa – racconta Rosita – Federico si era nascosto sotto un cuscino. Ho intonato due note dicendo ‘Ma dov’è?‘ e lui ha risposto cantando, completando la frase con il suo nome. Da lì ho capito che bisognava continuare”.

 

 

Dalla registrazione al successo

Quella frase, registrata al volo sul telefono, è diventata il testo di un brano semplice, costruito passo dopo passo insieme al bambino, in armonia, fino ad arrivare allo studio di registrazione, con microfono e cuffie professionali. “Federico ha la fortuna di amare la musica – dice la maestra – e di avere una propensione naturale. Il mio compito è stato solo quello di dargli fiducia, di aprire uno spazio in cui potesse tirare fuori il suo mondo. E lui è stato bravissimo: intonazione perfettasenso del ritmocapacità di ricordare la melodia“.

L’emozione dei genitori

Per mamma Mariangela e papà Ignazio è un traguardo che vale doppio: “È una emozione enorme. Siamo partiti dal dubbio se avrebbe mai parlato – spiegano – e vederlo oggi scrivere una canzone e pubblicarla su Spotify è un passo enorme. È il frutto di un lavoro iniziato a due anni e mezzo, appena ricevuta la diagnosi, e reso possibile da tutti i professionisti che lo seguono quotidianamente”.

La musica come terapia ed espressione

La musica, in questo percorso, è diventata molto più di un passatempo. “È una terapia – conferma Mariangela – perché aiuta Federico a esprimersi e a mostrare le sue potenzialità, che altrimenti sarebbero rimaste nascoste”. “E proprio questo è il punto – aggiunge Ignazio -: tirare fuori i talenti, i sentimenti, le capacità che questi bambini hanno e che spesso il mondo non riesce a vedere. La diagnosi precoce è fondamentale perché ti permette di lavorare subito, di aprire strade, di scoprire attitudini, che magari non avresti mai immaginato”.

Un messaggio più grande

E così, dietro quel ritornello semplice, c’è un messaggio più grandeFederico non si nasconde davvero, ma trova nella musica il modo per farsi trovare. Sulle ali della fantasia, veloce come una farfalla: un battito d’ali, come quelle mani che si muovono veloci nello spazio.

 

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